“Il Tempo Degli Eroi”: Il Nuovo Bertoli
Giugno 1, 2010 in Musica da Redazione
Buon sangue non mente dice il proverbio. Se la saggezza popolare dice la verità, allora il nuovo Extended play di Alberto Bertoli non potrà che essere un successo. Alberto porta con sé l’eredità di un cognome importante e cioè quello di suo papà Pierangelo, cantautore raffinato e mai banale della musica d’ autore firmata made in Italy.
Il disco d’esordio del giovane trentenne di Sassuolo uscirà giovedì 3 giugno e si intitola “Il Tempo degli Eroi” (Top Records).
Il singolo che anticipa l’uscita dell’album si intitola “Il Tempo degli Eroi”. La struttura del disco è composta da 6 tracce, tra cui spicca “Le cose cambiano”, pezzo già uscito nel 2009, scritto nientemeno da Luciano Ligabue come atto di gratitudine e riconoscimento verso il padre di Alberto che su finire degli anni ’80 fu prezioso nell’affermazione del rocker di Correggio.
“Il Tempo degli Eroi” è un album che è nato come si faceva un tempo. Al giovane Bertoli sono bastate una penna, la chitarra e un registratore. Il resto è venuto affinando e finendo i pezzi in studio conditi da un’anima rock acustica che si addice molto ad Alberto e che affonda le radici nei giardini del suo passato ma che guarda molto alla scena moderna.
Quattro i brani scritti dal giovane Bertoli: “Rimanì lì”, “Il tempo degli eroi” assieme a Ganassi, “Figli di…” e “Sotto a chi tocca”.
A completare il tutto c’è la stupenda “A muso duro” cover del celebre pezzo di Pierangelo Bertoli. Questo brano lega assieme due mondi diversi: quello del cantautore scomodo di Pierangelo e quello testardo ed indipendente di Alberto.
Le caratteristiche artistiche che accomunano padre e figlio sono quelle legate alle lotte e nella voglia di giustizia, mentre le differenza si vedono molto bene nel genere di musicale e nel modo di affrontare gli argomenti. Bertoli senior aveva una visione legata ai fatti sociali, mentre suo figlio dà più spazio alle visioni emotive di ognuno.
Per la scrittura dei suoi dischi, l’artista di Sassuolo ha tratto l’ispirazione dalla sua vita privata e dai molti episodi che condiscono le storie di vita quotidiana, ad esempio il brano “Rimani lì” nasce dalla lettura di un racconto di un suo amico mentre “Figli di…” trae spunto da un’esperienza lunga una vita. Il messaggio che Alberto Bertoli vuole comunicare è quello che è sempre meglio usare la propria testa e quindi il proprio giudizio nella vita di tutti i giorni.
Nel prossimi giorni saranno pubblicate su
www.myspace/albertobertoli
www.albertobertoli.it
le date e i luoghi del tour promozionale del disco.
di Marco Aceto e Gino Steiner Strippoli