10 giorni di festa jazz ad Ascona
Giugno 27, 2004 in Musica da Claris & Momy
I canti del pubblico accodato alla sfilata e al ritmo delle 2 brass band che oggi, a partire dalle 19.00, marceranno per le vie di Ascona daranno il via a quell’insieme magico di musica, entusiasmo, improvvisazione, impeti ed emozioni che è il Jazz Ascona Festival, uno dei più significativi eventi mondiali dedicati al jazz classico e al mainstream.
L’edizione 2004 nasce proprio sotto il segno del 2 e dei suoi multipli: siamo al 20° appuntamento; i 12 palchi, nei 10 giorni di festival (fino al 4 luglio), ospiteranno le esibizioni di 200 artisti, che regaleranno ai circa 80.000 spettatori previsti 400 ore di musica, comprensive di 10 serate a tema e 2 gala esclusivi in scenari da mille e una notte, rispettivamente all’hotel Eden Roc sabato 26 giugno (mattatore Andy Cooper) e all’Hotel Giardino domenica 4 luglio (Eddie Metz in primo piano).
Come detto, l’inizio è affidato ad una “parata d’apertura” molto particolare, dominata dall’allegria di 2 “band di strada” (l’Happy Feet, olandese, e la Criterion, scozzese) che, con tutti i musicisti presenti ad Ascona, sfileranno per le vie del borgo e sul lungolago fino al palco Torre, per introdurre il primo evento speciale della manifestazione, una serata unica e piena di sorprese dominata dal sax di Red Holloway e dalla talentuosa voce di Lillian Boutté.
Questi numeri e nomi testimoniano la crescita quantitativa, ma soprattutto qualitativa, del festival, che vede il debutto di Nicolas Gilliet e Luca Martinelli, rispettivamente in qualità di direttore artistico ed esecutivo. La loro impronta è evidente in qualche piccola rivoluzione. La prima è la destinazione dei vari palchi a generi musicali ben definiti: il palco Lago, visto l’ampio spazio da cui è circondato, sotto il motto ‘grooving & singing’, ospiterà musica grintosa tutta da ballare; il palco Chiesa vedrà sfilare i gruppi più legati al filone musicale tradizionale, mentre il palco Piazza sarà il ‘jazz club’ e sedurrà gli spettatori con una sorta di musica da passeggio. A proposito di spazi, inoltre, è importante ricordare che il modo migliore di iniziare le giornate del Festival sarà, ogni mattina, dalle 9.30 alle 12.00, gustare un succulento brunch nell’incantevole cortile dell’hotel Tamaro (tel. 091.785.4848) ascoltando la mitica tromba di Leroy Jones e che, per concludere la maratona quotidiana di musica, l’appuntamento con le ormai celebri jam session notturne quest’anno sarà al Delta Beach Lounge, affascinante costruzione stile bauhaus in zona Lido.
Jazz per tutti i gusti, insomma, e, come al solito, per tutte le ore del giorno, confidando, come ci spiega Martinelli, che il bel tempo accompagni la buona musica e il pubblico si diverta e apprezzi i grandi sforzi organizzativi, che anno permesso di portare sul palco artisti assoluti del calibro di Plas Johnson (celebre il suo sax nella colonna sonora della Pantera rosa), ma anche giovani talenti americani ancora poco conosciuti in Europa, come il batterista Herlin Riley, e alcune cantanti dalla voce avvincente, in primis Niki Haris.
Altre novità per le quali ringraziare Gilliet sono gli eventi culturali collaterali presso il Collegio Papio: la mostra di fotografie, libri e oggetti d’epoca allestita in collaborazione con SwissJazzOrama, l’archivio svizzero del jazz, e la proiezione, ogni pomeriggio, di alcuni preziosi film di Theo Zwicky, collezionista di pellicole sul jazz. In sala sarà facile incontrare tra gli spettatori qualche musicista con cui intrattenersi, perché Ascona è famosa proprio per la possibilità di dialogare liberamente e scambiare opinioni con gli artisti.
Ed allora, fiato alle trombe con “When the saints go marchin’ in” cantato dalla Happy Feet Brass Band, condotta da Earl Conway, il più celebre showman jazz di New Orleans…
di Claudio Arissone & Monica Mautino