500NO al MiBACT
Gennaio 10, 2014 in Attualità, Net Journal, Primo Piano da Benedetta Gigli
Siamo figli dell’epoca,
l’epoca è politica.
Tutte le tue, nostre, vostre
faccende diurne, notturne
sono faccende politiche
W. Szymborska
Tutto inizia a dicembre con il bando “500 giovani per la Cultura” emesso dal Ministero per i Beni e
le Attività Culturali e del Turismo, che più che una possibilità per i poveri laureati sembra essere un insulto: un compenso ridicolo che non controbilancia assolutamente l’alto grado di preparazione e l’impegno che vengono richiesti.
Si fanno sentire i primi NO, nei social network, nei forum e tutto arriva allo stesso Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray che, colpito forse dall’ondata della protesta, modifica il bando. Ma ormai la miccia è accesa e l’Associazione Nazionale Archeologi propone, per l’11 gennaio in Piazza della Rotonda a Roma, “500NO al MiBACT”, una manifestazione dei professionisti dei Beni Culturali per rivendicare la buona occupazione e il rispetto per questa professione.
Da qui in poi è tutta una pioggia di adesioni che diventa una sola grande voce. Archeologi, archivisti, storici dell’arte, bibliotecari, restauratori e tanti altri desiderano solo
di poter trasformare una passione in una professione e quindi chiedono il riconoscimento pubblico del loro profilo e delle loro competenze, la promozione di un nuovo
concorso in cui la selezione avvenga sulla base dei titoli, delle competenze certificate e dell’esperienza, la riformulazione completa del bando “500 Giovani nella Cultura” (da pseudo-formazione a lavoro vero) e una riforma per semplificare l’apparato burocratico del Ministero in modo da poter rilanciare i Beni Culturali.
Per un paese che annovera il maggior numero di siti protetti dall’UNESCO dovrebbe essere il minimo. O no?
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informazioni vi rimandiamo al sito.