Cagliari-Juve 2-0 : Allegri cagliaritani crescono
Novembre 30, 2009 in Sport da Tomas
Doveva essere la prima di tre finali, la meno blasonata, la meno decisiva perché ci sono ancora 24 partite da affrontare, la meno difficile per il valore della rosa a confronto con nerazzurri e bavaresi, forse anche la meno importante perché passare il turno di Champions porta più soldi nelle casse bianconere che vincere a Cagliari. Ma dopo la sconfitta in terra francese, quella isolana doveva essere una trasferta che doveva riaccendere il motore juventino per dare quello slancio necessario ad affrontare al meglio lo scontro diretto, per cambiare registro dopo una insensata partita contro il Bordeaux e per ritrovare quello spirito che stenta a fare radici in questa squadra ancora alla ricerca di una sua piena identità. A creare maggiori problemi ci si mette pure la forma fisica dell’ unico attaccante di peso a disposizione, spingendo Ferrara ad aspettare fino all’ ultimo per sperare di poter schierare in campo Amauri. Ma nonostante il rcupero del centravanti, e il suo maggior coinvolgimento nel gioco d’ attaccco, i bianconeri non riescono a creare grossi problemi alla squadra di Allegri, che invece esce dalla sfida con una convincente vittoria. Ad aumentare i malumori di questa sconfitta la scelta di tenere Del Piero in panchina e, nonostante le tante conclusioni cercate, l’ involuzione continua di Diego che non riesce più ad essere quella pedina fondamentale per il gioco offensivo dei bianconeri. Chiellini resta l’ unico a mostrare quello spirito che servirebbe a tutto il gruppo, restando indomito in campo nonostante l’ ennesima botta al naso. Il Cagliari non bissa l’ inutile grande gara di S. Siro, ma mostra quello spirito che tanto cercano i bianconeri, con ottime trame di gioco e due goal che consentono agli isolani di vincere la 4a gara casalinga della stagione. Nel secondo tempo i bianconeri potrebbero anche trovare l’ insperato pareggio, ma le poche occasioni create sono frutto più che altro di calci piazzati e l’ unica palla che finisce in rete, all’ inizio della ripresa, è invalidata da un netto fuorigioco di Amauri. Ferrara dovrà ora ricostruire il morale di una squadra che vede allontanarsi l’ obiettivo scudetto a 24 partite dalla fine e trovare la soluzione giusta e gli uomini giusti da schierare per questa Juventus che sembra ancora in fase embrionale, dopo 3 mesi di stagione.
CAGLIARI (4-3-2-1): Marchetti, Pisano, Lopez, Astori, Agostini, Biondini, Conti, Lazzari (19’st Dessena), Cossu (26’st Parola), Jeda, Anderson (Nené) (15’st Matri).
A disposizione: Lupatelli, Canini, Barone, Larrivey
All. Allegri.
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon 6; Caceres 6.5, Cannavaro 5.5, Chiellini 6.5, Molinaro 5.5 (35’st Giovinco 6.5), Poulsen 6, Sissoko 6 (38’st Tiago s.v.), Camoranesi 5, Diego 5, Marchisio 6 (15’st Del Piero 6), Amauri 5.
A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Grygera, De Ceglie.
All. Ferrara.
RETI: 30’pt Anderson (Nené), 43’st Matri.
I bianconeri non riescono ad incidere molto nel primo tempo, mentre fioccano le occasioni per i rossoblu di Allegri. Al 10° Jeda di testa per Lazzari che cicca la conclusione ma la palla ricapita al Cagliari che trova la conclusione di testa di Nenè, ma fuori dai pali. Al 19° una pericolosa punizione di Conti viene respinta corta da Buffon e Poulsen deve rinviare. Al 23° sempre Conti trova una conclusione bellissima da lontano dalla sinistra che però finisce di poco fuori alla destra di Buffon. Primo affondo bianconero al 27° con Diego che centralmente tira in modo fiacco, facile per Marchetti bloccare. Quattro minuti dopo il Cagliari passa in vantaggio, battendo una punizione sulla destra che viene poi calciata in modo strepitoso da Nenè all’ incrocio dei pali. Nel finale i bianconeri ci provano con Marchisio e Diego ma le loro conclusioni sono fuori dai pali. La ripresa inizia meglio con al 4° un bel cross dalla destra di Caceres depositando in tuffo di testa in rete da Amauri, ma la posizione di fuorigioco netta del centravanti rende tutto inutile. Il forcing bianconero è inutile, non trovando mai lo spazio giusto e la giocata corretta per impensierire gli avversari, e così non accade nulla fine al 35°, quando Diego serve da destra Del Piero che tenta la rovesciata, senza fortuna, mentre da dietro arriva Molinaro ma la conclusione è murata. Un minuto dopo è da una punizione di Del Piero da sinistra che nasce l’ occasione più pericolosa della ripresa, ma Marchetti è attento e respinge. Al 38° Giovinco serve Diego ma il suo tiro è bloccato. Al 40° da sinistra sempre Diego, ma Marchetti blocca facilmente. Il Cagliari colpisce in contropiede, al 44°, con Matri che scende sulla destra supera Cannavaro e batte Buffon per il 2 a 0 finale. Nel finale Giovinco trova la testa di Del Piero ma il capitano spedisce la palla alta, mentre Diego conclude la gara con un’ altro tiro inutile da sinistra in area, che viene bloccato sempre da Marchetti.
L’ Inter resta saldamente in testa battendo di misura la Fiorentina, mentre il Milan, superando nel finale il Catania, sorpassa i bianconeri e forse acquista definitivamente Huntelaar. Roma, Bari, Cagliari e Genoa si fanno più minacciose nei confronti della Sampdoria che perde il derby e viene agganciata dal Parma al 4° posto.
di Tomas