Juve-Inter 2-1 : Nothing is impossible
Dicembre 5, 2009 in Sport da Tomas
Quando si passò dai 2 ai 3 punti a vittoria, Marcello Lippi fu tra i primi a capire che i campionati si vincono non negli scontri diretti, ma facendo il minor numero possibile di passi falsi nelle altre partite. Molto meglio rischiare di perdere una partita puntando sempre alla vittoria, piuttosto che pensare prima al non prenderle accontentandosi di un pareggio. Un altro che aveva capito l’ antifona fu Capello, puntando a fare il pieno di punti ad inizio stagione con partenze devastanti per gli avversari. È per questo che, pur avendo fatto benissimo contro le grandi blasonate del campionato, ed avendo battuto la prima in classifica non senza qualche recriminazione dei soliti noti, i bianconeri si trovano a 5 lunghezze dalla vetta, con il Milan a sopravanzarla al secondo posto per un punto. Troppi gli stop incredibili subiti dalla Vecchia Signora in partite che dovevano essere, se non proprio facili vittorie almeno tre punti senza infamia e senza lode come contro il Siena od il Chievo. Napoli e Bologna sono due vittorie perse, 6 punti che si sono tramutati alla fine in un misero punto per i bianconeri. Basterebbero queste due gare per sintetizzare la differenza di punti in classifica tra Juventus ed Inter. I pareggi con Genoa e Fiorentina possono anche starci, come pure il completo blackout capitato contro il Palermo ed il Cagliari, ma perdere punti che parevano già in tasca è qualcosa che non deve mai più accadere. Altrimenti tutto rimarrà impossibile, lasciando di queste vittorie un non so che dal retrogusto agrodolce ed episodico.
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 6; Caceres 7, Cannavaro 5.5, Chiellini 6.5, Grosso 5.5; Sissoko 7.5, Felipe Melo 5.5, Marchisio 7.5 (35’ st Poulsen s.v.), Diego 6; Del Piero 6 (26’ st Camoranesi 6), Amauri 6.5.
A disposizione: Manninger, Grygera, Legrottaglie, Giovinco, Trezeguet.
All. Ferrara.
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Lucio, Samuel (44’ st Materazzi), Chivu; Muntari (15’ st Balotelli), Cambiasso (33’ st Mancini), Thiago Motta; Stankovic; Eto’o, Milito.
A disposizione: Toldo, Cordoba, Khrin, Vieira.
All. Mourinho.
RETI: 20’pt Chiellini, 26’ pt Eto’o, 13’ st Marchisio.
La gara anticipata dal solito alone pesante del passato e dall’ onta razzista di questo presente, inizia con il tanto odiato, dai tifosi bianconeri, Balotelli in panchina e con Stankovic dietro le punte Milito ed Eto’o. I bianconeri scelgono un centrocampo da battaglia con Marchisio e Sissoko ad affiancare Melo, mentre Del Pietro ritrova il suo posto da seconda punta assieme ad Amauri. Entrambe le squadre cercano di fare la gara, con i bianconeri ad avere la meglio nei primi minuti. Al 5° è un lancio per Amauri a provocare l’ inserimento da dietro di Sissoko in area, ma nonostante Muntari lo butti giù l’ arbitro non concede il rigore. Al 9° fiammata dei nerazzurri con Milito sulla destra, si libera e mette in mezzo ma trova il puntuale intervento di Caceres che mette in angolo. Al 12° Cannavaro prova il numero di tacco su calcio d’ angolo ma J. Cesar blocca facilmente. Al 20° arriva il vantaggio bianconero da punizione di Diego. Palla che viene calciata da destra in mezzo all’ area dove, dopo vari tocchi degli juventini, viene deviata in rete da Lucio mandando in tilt il proprio portiere. L’ Inter si sveglia ed accelera per trovare il pareggio, che trova dopo un intervento di testa di Samuel su punizione dalla sinistra che chiama in causa Buffon. Un minuto dopo, al 26° ennesimo errore dei bianconeri che lasciano battere agevolmente una punizione sulla destra, dalla quale nasce il cross di Stankovic per il tutto solo Eto’o che deve solo spingere il pallone in rete dall’ area piccola. Il camerunense ci prova da lontanissimo con un tentativo di pallonetto facilmente neutralizzato dal portiere bianconero al 33°, mentre al 39° un passaggio filtrante mette in azione Del Piero sulla destra ma il suo tiro trova l’ attento J. Cesar a bloccare il pallone. La ripresa vede l’ Inter in pressing con una serie di calci piazzati, ma Buffon è sempre attento. Al 13° su una ripartenza veloce dei bianconeri Sissoko si trova solo sulla destra a tentare il tiro, J. Cesar respinge corto a sinistra proprio per l’ accorrente Marchisio che con un magico controllo e dribbling in un fazzoletto in area trova la conclusione vincente da pochi passi sul portiere brasiliano. La Juventus passa così in vantaggio e la partita si addormenta. I nerazzurri non riescono più a creare grossi pericoli ai bianconeri, nemmeno dopo l’ ingresso in campo di Mancini e Balotelli, quest ultimo capace solo a cercare la zuffa in ogni occasione, fino alla rissa finale con espulsione di F. Melo al 43°, per una reazione del brasiliano su una spintonata da dietro del giocatore tanto difeso dai benpensanti, che simula pure l’ intervento avvenga sul volto quando non supera di molto l’ altezza della cintura del nerazzurro. Sono anche questi gli atteggiamenti che dovrebbero essere messi sotto esame da coloro che difendono in ogni caso il giocatore di colore italiano. Finisce così con la vittoria dei bianconeri dopo che anche Buffon viene coinvolto nella rissa, e se anche uno mite come lui perde il nume della ragione qualcosa che non va dovrà pur esserci.
Giornata piena di scontri diretti per i primi posti della classifica. Il Milan battendo la Samp resta secondo portandosi a 4 punti dai cugini nerazzurri, mentre il pareggio del Genoa contro il Parma porta gli emiliani al 4° posto. Il Napoli torna alla vittoria con un altro recupero nel finale portandosi a due punti dalla zona Champions, mentre nel derby romano Cassetti fa felice i romanisti portandoli ad 1 punto dalla Champions. In fondo alla classifica il Siena vince col Catania togliendosi dall’ ultimo posto solitario affiancando proprio i siciliani, mentre il Bologna batte un’ Udinese alla quale non basta il capocannoniere Di Natale.
di Tomas