Curtis Jones & The Gossip Terrorists
Dicembre 29, 2009 in Musica da Gino Steiner Strippoli
“The Assassination Of Alabama Whitman” Cortometraggi In Musica
“Sono davvero loro che salveranno il rock’n’roll? Oppure gli daranno il colpo di grazia?
E riusciranno a scappare prima dell’arrivo della polizia? …ma soprattutto: chi ha ucciso Alabama Whitman?“
Curtis Jones & The Gossip Terrorist ovvero il new-rock for Italy. Proprio così! La nuova ventata rock del 2010 è racchiuso in un album intitolato “The Assassination of Alabama Whitman”. Note musicali nate da una band formata da quattro giovani rokers, per l’appunto Curtis Jones lead vocals, guitar, telecaster, piano, Vincent Piccirillo, stratocaster e backing vocals, Danny Rivera, bass e claps e Jim Kowalski, drums, cowbell, backing vocals. “The Assasination of Alabama Whitman” è stato ideato, realizzato e rifinito nell’arco di quasi due anni. Scritto ed arrangiato da Curtis Jones, in seguito registrato nello studio di proprietà della band, mixato dal gruppo e masterizzato da Vincent Piccirillo, ha ricevuto il tocco finale grazie all’eclettico leader che ne ha curato la veste grafica. Il tutto condito da chi ha avuto fiducia nel loro rock: l’etichetta Discipline, ormai l’avanguardia del rock italico da qualche anno a questa parte.
Ma chi questo Curtis Jones, arrivato di colpo dal nulla? Dietro il suo nome d’arte si cela in realtà la dedica al suo amore musicale, quel Ian Curtis dei Joy Division che ebbe breve vita e ormai assurto a leggenda nella bibbia del rock. Curtis Jones non è nient’altro che un grande polistrumentista che ha voluto tramutare in un disco la sua musica travolgente, e soprattutto “costruire” un album che voleva ascoltare e che ha sempre desiderato ascoltare senza però mai trovarlo in un negozio! Insieme a lui un trio di musicisti, veri “terroristi” del new rock.
Una band che si è finalmente stabilizzata dopo vari cambi di formazione e due ep autoprodotti, uno nel 2005 “Wolftown” e uno nel 2007 “Vade retro baby”.
Come definire Curtis Jones & The Gossip Terrorist? La risposta ci arriva direttamente da Milano e da Manuela Longhi, press agent della Discipline: “Sono più finti di un reality show, più pulp di un film di Quentin Tarantino, più rock’n’roll di quanto sia lecito tollerare, Curtis Jones & the Gossip Terrorists sono nati nel 2005, come studio project di Curtis Jones, cantante/polistrumentista/compositore già attivo da diversi anni come “mastermind” di innumerevoli formazioni indie rock locali”. Basta questo quadretto colorito per capire che ci troviamo davanti ad una band molto originale.
Musicalmente le loro sette note le fanno roteare tra glam e new wave, sino ad arrivare ad un onesto garage rock con toccate nell’indie. L’album fa il suo esordio, nelle 11 tracce, con “Lest We Forget”, con guitar in primo piano per un roccheggiante movimento dove la calda voce di Curtis dona un impronta quasi romantica; elegante l’assolo di chitarre nel finale del brano. Pregevole la successiva “Kiss The Toad”, una ballad che parte con tonalità underground per fiorire in un ritornello molto frizzante, dove la scala che adotta nel canto mister Jones riporta all’eleganza wave anni ’80. Toccando il tasto eleganza “Vincent Van Gogh” è una canzone davvero sopraffina giocata su un suono e un atmosfera soft molto magici, con tanto di organo a suggellare l’imperativo delle guitars.
E’ sicuramente più trascinante “Before the wave arrives” sebbene si regga su un ritmo più lento per poi esplodere grazie ad una bella progressione vocale e ritmica. Il rock è rock e “Confidential” si apre con una chitarra che grida al mondo del rock che Curtis Jones & The Gossip Terrorist sono arrivati, un brano coinvolgente, dove c’è anche un assolo di batteria , una rarità visto che da oltre un decennio non troviamo tracce se non in pochi casi negli album di musica rock (era tipico negli anni ’70 trovare assoli di batteria nei brani registrati in studio).
“Cheap Talk” segue in linea perfetta il glam più divertente e passionale, un pezzo che all’ascolto farà muovere le gambe in danza. Il brano senza dubbio più pregiato e intimista, più dark ma anche dolce e romantico arriva con “The Devil”. Una cadenza elegantissima, trascinante con le chitarre distorte a disegnare atmosfere suggestionanti. Emozionante e sublime il canto di Curtis Jones. E’ la canzone più bella! Però se poi si ascolta “Space Invaders” , il tocco di blues frastorna in positivo l’ascolto del disco. E’ un altro brano da ballare, di quelli che faranno impazzire nei live concert. Ha tutto questa canzone per piacere, jazz , blues, funky, rock. La raffinatezza all’unisono la racchiude invece “Every Loser’s Heaven Is a Desert”. Chiudono l’album “Youth of Today” e “Tropic of Cancer” chiusure più che sufficienti di un eccellente prova discografica . Questi “ragazzi” Curtis Jones e The Gossip Terrorist hanno tutto per piacere e diventare più di una semplice band rock grazie al suono internazionale e alla voce particolare del suo leader.
di Gino Steiner Strippoli