Juve-Atalanta 2-1 : Melo scaccia i fischi
Marzo 28, 2010 in Sport da Tomas
La contestazione dei tifosi non si ferma ai cori fuori dallo stadio o sotto l’ albergo che ospita i bianconeri nella vigilia, ma si spinge fino al lancio di oggetti contro il pullman della squadra, mentre Zebina viene colpito alle spalle da una manata. Roba da poco che rivedendola in tv fa anche ridere, ma l’ inciviltà è qualcosa che, seppur rozza, grossolana e ridicola va sempre condannata. Cosa ci guadagnino i veri tifosi nel rivedere queste immagini penose, cosa ottiene quel gruppetto di incivili ? Niente i primi, se non la vergogna per coloro che ancora sanno cosa sia questa parola, uno sfogo inutile e dannoso i secondi. I bianconeri si trovano così a giocare in un clima stranissimo, diverso da quello dello stadio vuoto della scorsa stagione, ma ci manca poco vista la protesta delle curve che restano al di fuori dello stadio. Fuori resta anche Chiellini, per un affaticamento, mentre la botta subita da Poulsen è meno grave del previsto, tenendolo lontano dai campi solo un paio di settimane, ma i bianconeri perdono anche Diego nel primo tempo, sostituito da un frizzante e voglioso di riscossa Giovinco. I bergamaschi sono invece ancora orfani del capitano Doni, ed han perso per più di un mese il redivivo Chevanton, protagonista positivo nelle ultime gare, affidandosi alla verve di Valdes ed alla spinta di Padoin e Ferreira Pinto per le punte Tiribocchi e l’ ex Amoruso. La squadra di Mutti riesce così ad impensierire i bianconeri sulle fasce, soprattutto dove opera Zebina, mentre subiscono le giocate dei bianconeri centralmente, dove Trezeguet potrebbe colpire più volte il bersaglio grosso. Il vantaggio viene trovato però solo su calcio piazzato con il capitano Del Piero, ma non basta perché i bianconeri sono ormai abbonati a subire almeno una rete a partita, per la 18° gara consecutiva, eguagliando un record negativo vecchio più di quarant’ anni. Il secondo tempo non finisce male perché gli orobici, pur iniziando meglio dei bianconeri, non trovano la rete nei primi 20 minuti, riaccendendo la voglia di riscatto e vittoria dei bianconeri, sospinti all’ assalto dalle prove convincenti negli ultimi minuti di Marchisio, Giovinco ma soprattutto del contestatissimo Felipe Melo, capace di proporsi più volte in avanti fino alla capocciata del 2 a 1 finale. Una prova ed un goal che potrebbero rivitalizzare il suo stato d’ animo, ma probabilmente non hanno ancora del tutto rimarginato la ferita contestata da quel gruppo di tifosi al di fuori dello stadio.
JUVENTUS (4-3-1-2): Manninger 6; Zebina 5.5, Legrottaglie 5, Cannavaro 5.5, Grosso 5; Candreva 5 (12’ st Felipe Melo 6.5), Sissoko 6, Marchisio 6.5; Diego 5.5 (35’ pt Giovinco 6.5); Del Piero 6, Trezeguet 5.5 (25’ st Amauri 5.5).
A disposizione: Pinsoglio, Grygera, Marrone, Paolucci.
All. Zaccheroni.
ATALANTA (4-1-4-1): Consigli; Garics, Bianco, Manfredini, Peluso (38’ st Volpi); Ferreira Pinto (41’ st Ceravolo), Paodin, De Ascentis, Valdes; Tiribocchi, Amoruso.
A disposizione: Coppola, Capelli, Radovanovic, Caserta, Gabbiadini.
All. Mutti.
RETI: 30’ pt Del Piero, 45’ pt Amoruso, 37’ st Felipe Melo.
Atalanta in avanti al 5° con un colpo di testa di Manfredini su calcio d’ angolo, finisce fuori. All’ 8° punizione di Diego in mezzo all’ area interviene e segna Trezeguet ma in fuorigioco. Al 18° Del Piero da terra serve Trezeguet ma il suo tiro finisce fuori. Al 20° Marchisio da sinistra prova il tiro, altissimo. Break dell’ Atalanta al 25°, lancio per Ferreira Pinto sulla destra, sponda per Tiribocchi che calcia addosso a Manninger, poi Diego serve Trezeguet ma il suo tiro fiacco viene bloccato da Consigli. Al 30° punizione dai trenta metri di Del Piero, grande botta all’ incrocio, imparabile goal del vantaggio. Dopo il goal si svegliano gli orobici, al 36° Padoin prova il tiro su respinta della difesa, di poco alto. Al 41° è Valdes che impegna Manninger in tuffo, che respinge un’ altra conclusione un minuto dopo. Nel minuto finale Zebina scende sulla fascia e piazza una gran palla per Trezeguet che però cicca il pallone. Un minuto dopo i bergamaschi pareggiano con Amoruso, servito da Padoin sulla sinistra, la difesa sale male e l’ attaccante nerazzurro supera Manninger. Un minuto dopo Giovinco serve Del Piero che però manda la palla alle stelle. La ripresa inizia con l’ Atalanta che spinge ed i mugugni del pubblico che aumentano di volume. I pericoli vengono dalla sinistra dove Valdes e Padoin fam quello che vogliono, ma prima Manninger al 2° è attento, poi le conclusioni vengono spedite fuori dallo specchio. Al 18° Melo si prepara per il goal incornando su punizione dalla destra di Del Piero, mandando però fuori la palla. Al 25° Melo si inserisce tra le linee avversarie e serve in mezzo all’ area il solito Trezeguet, anticipato però in angolo. Al 29° Giovinco si accentra da sinistra e prova il tiro, fuori. Al 35° Sissoko schiaccia la palla su calcio d’ angolo, spedendola alta sulla traversa. Break di Valdes al 37° con un gran tiro bloccato da Manninger, mentre subito dopo Del Piero trova il cross dalla destra per la zuccata vincente di Melo da destra in area, pallone che supera Consigli e vittoria conquistata dai bianconeri dopo una serie di risultati negativi.
Ranieri batte Mourinho, ora la vetta è ad un solo punto. Lazio, Fiorentina, Juve e Sampdoria faranno da arbitro a questa lotta scudetto. Il Palermo di Miccoli mantiene il 4° posto battendo il Bologna, mentre la Samp viene raggiunta da Napoli e Juventus, tutte a 3 punti dai rosanero. Nel posticipo il Milan non riesce ad approfittare dello stop dei nerazzurri, pareggiando contro la Lazio di Reja.
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di Tomas