Bergamo: gli alpini a raccolta e una città da scoprire
Maggio 10, 2010 in Medley da Redazione
Bergamo divenne municipio romano nel 49 a.C. Dopo la caduta dell’impero romano, venne ripetutamente saccheggiata, fino alla conquista dei Longobardi nel 569. In seguito, nel 774, furono i Franchi a entrare vittoriosamente in città. Nel 1098 Bergamo decise di unirsi alla Lega Lombarda contro l’imperatore Federico ed in seguito, finì sotto l’influenza dei Visconti di Milano.
Ancora un cambio di ‘proprietà’ nel 1428, quando Bergamo entrò a far parte della Serenissima. I Veneziani ricostruirono la città vecchia, erigendo possenti mura difensive. A fine XVIII secolo Bergami finì sotto l’Impero austriaco, per essere poi parte attiva del Risorgimento. La data dell’8 giugno 1859 rapresentò una tappa fondamentale: Garibaldi, infatti, entrò in trionfo dalla Porta di San Lorenzo e simbolicamente diede inizio allo sviluppo economico della città, continuato per tutto il novecento, in parallelo all’espansione urbanistica della città Bassa.
Partendo dalla stazione ferroviaria, si percorre viale Papa Giovanni, principale asse di unione Bergamo bassa e Bergamo alta, e sulla destra si ha il piazzale degli Alpini col monumento omonimo. Continuando, vale la pensa di fermarsi davanti alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, con annesso convento fondato nel 1422 dai francescani. Più avanti, si raggiunge piazza Matteotti, dove ha sede il Municipio. Fermatevi a fare una foto ai celebri bronzi di Giacomo Manzù (1933).
Se poi si prende il Sentierone, viale alberato fiancheggiato da portici e lastricato in pietra, si giunge in via XX Settembre, cuore della Bergamo commerciale e meta preferita per lo shopping. qua ai tempi della sterlina alta e dell’euro basso si vedevano orde di britannici riempire le borse della spesa e ripartire da Orio al Serio in giornata. Da notare il Teatro Donizetti con il monumento al grande compositore e la chiesa di San Bartolomeo, costruita nei primi del Seicento.
Recatevi poi in piazza Dante per vedere la Fontana, ultimo resto della fiera settecentesca, il palazzo di Giustizia, quello della Banca d’Italia e quello della Camera di Commercio. Ritornando poi verso piazza Vittorio Veneto, non perdetevi la Torre dei Caduti e il chiostro di Santa Marta.
Un’idea per continuare la passeggiata è prendere viale Roma, via Petrarca e arrivare in piazza della Libertà con l’ex Palazzo Littorio sullo sfondo.
Da viale Vittorio Emanuele II si sale verso la città Alta: è la strada Ferdinandea realizzata tra il 1837 e il 1857, che porta alla caratteristica funicolare.
Siamo nella caratteristica parte medioevale della città, meta principale di qualsiasi visita turistica. Circondata da bastioni eretti nel XVI secolo, durante la dominazione veneziana, sembra ancora di trovarsi in una fortezza inespugnabile, con all’interno magnifici scorci, vicoli stretti e improvvise piazzette con torrette medievali.
Partendo da piazza del Mercato delle Scarpe, detta anche Mercato Vecchio, e visto il bel chiostro di San Francesco, si scende in via Porta Dipinta per ammirare la magnifica chiesa di San Michelee poi l’ex monastero di Sant’Agostino. Non distante troviamo la porta di San Giacomo.
Se invece da piazza Mercato delle Scarpe si sale a destra, si raggiunge la Rocca, il nucleo difensivo più estremo della città, dove è in bella mostra la chiesa di Sant’Eufemia. Subito lì si trova il parco della Rimembranza, dal quale si gode una vista impareggiabile.
Scendendo da via Rocca e imboccando via Gombito si arriva nella caratteristica piazzetta di san Pancrazio, dove vale la pena di entrare negli edifici medioevali, dall’omonima chiesa cinquecentesca alla torre del Gombito. Qualche passo in più e ci si imbatte nel palazzo dell’Arciprete, tra i palazzi storici meglio conservati, come del resto il vicino palazzo Pacchiani.
Proseguiamo fino a piazza Vecchia, definita, forse in modo un po’ esagerata dal famoso architetto Le Corbusier “la più bella piazza d’Europa”. Guardiamoci attorno e abbiamo la biblioteca Civica, il palazzo della Ragione, la settecentesca fontana del Contarini, il palazzo del Podestà e il Campanone, l’altissima torre civica che ogni sera, alle 22, rintocca ancora 100 colpi a ricordo del tempo in cui le porte della città venivano chiuse per la notte.
Accanto passiamo in piazza Duomo, con il suo concentrato di monumenti, a partire, ovviamente, dal Duomo, Marco, si sale con la funicolare al colle di San Vigilio, posto a quasi 500 metri, per ammirare la chiesetta e, dall’antichissimo castello posto nel punto più alto della città, la magnifica vista su Bergamo antica; scendendo lungo Borgo Canale, ai +piedi del colle, si possono invece ammirare la scalinata di San Gottardo e, al numero 14, la casa natale del compositore bergamasco Gaetano Donizetti.
Infine, per chi adora i musei, tra quelli più importanti, segnaliamo:
di P. Arissone, L. Giordano