Belli da mangiare!
Maggio 4, 2010 in Medley da Redazione
IOMIAMO: una linea di cosmetici naturali ottenuti da prodotti naturali di alta qualità, per nutrire la pelle rispettando l’ambiente.
Parmigiano di montagna, Lambrusco, Aceto balsamico, Limone, Mele.
No, non sono gli ingredienti per una nuova ricetta di cucina, forse un tantino stravagante. Stiamo invece parlando delle materie prime, o meglio dei sottoprodotti della loro lavorazione che, grazie ad una tecnica innovativa, si sono trasformate nella nuova linea cosmetica, biologica ed ecosostenibile, IOMIAMO, pensata da EcoArca, una giovane azienda modenese.
Il “miracolo” è opera del Dipartimento di Chimica Industriale dell’Università di Bologna e di Phenbiox, una società di giovani ricercatori nata come spin off universitario. Questi cosmetici, tutti preparati con prodotti agricoli ed alimentari italiani rigorosamente certificati biologici oppure appartenenti alla biodiversità alimentare tutelata dai Presidi Slow Food, per ora sono soltanto sei e precisamente:
Una Crema viso giorno ottenuta dalle vinacce di Lambrusco Grasparossa della Cantina Barbolini – certificato bio (Modena)
Una Crema viso notte ottenuta dal Limone Interdonato – Presidio Slow Food (Messina)
Una Crema mani ottenuta dal mosto dell’Aceto Balsamico di Modena Del Duca – certificato bio (Modena)
Un Bagnoschiuma ottenuto dai residui molati delle Olive della Fattoria dei Gessi (Cesena)
Uno Shampoo ottenuto dal siero del Parmigiano Reggiano di Vacca Bianca Modenese – Presidio Slow Food del Caseificio Santa Rita – certificato bio (Modena)
Una Crema corpo ottenuta dalle mele rosa dei Monti Sibillini – Presidio Slow Food (Ascoli Piceno)
Leonardo Setti, professore della Facoltà di Chimica Industriale dell’Università di Bologna, dove il progetto ha avuto vita, ha così spiegato il senso dell’operazione:
«Con la nostra ricerca e la tecnica della bioliquefazione siamo riusciti a trasferire nelle creme le proprietà e i principi attivi dei frutti. Mi spiego con un esempio:- ha aggiunto con un sorriso divertito- è un po’ come se fossimo riusciti a trasferire sulla nostra pelle la buccia di un frutto, dopo averla ricostruita: la difenderà con lo stesso impegno con cui prima difendeva la sua pianta! ».
Ma la sorpresa non finisce qui. Gli studi che hanno portato a questi cosmetici hanno anche un importante risvolto biologico. Infatti, parte del prezzo di ciascun prodotto sarà destinata a finanziare la costruzione di un impianto di pannelli fotovoltaici: in un solo anno di funzionamento sarà così compensata l’energia utilizzata per la produzione. Inoltre gli incentivi raccolti grazie al fotovoltaico saranno devoluti per l’installazione di altri pannelli solari in villaggi africani ancora non serviti dall’energia elettrica.
Così non solo diventeremo rapidamente più belli, ma riusciremo anche a sentirci…più buoni!
di Silvana Delfuoco