Modena festeggia i 100 anni del marchio Stanguellini
Maggio 25, 2010 in Viaggi e Turismo da Redazione
Modena, Terra di Motori, una delle più grandi manifestazioni italiane “en plein air” dedicata alla passione dei motori, ricorda il costruttore automobilistico modenese Stanguellini, in occasione del centenario dalla nascita. La kermesse è stata inaugurata nel fine settimana del 22 – 23 maggio e continua quello successivo, il 29-30 maggio.
Cuore del programma è il primo Memorial Stanguellini, che vedrà arrivare a Modena da tutto il mondo decine di vetture nate dall’estro di Vittorio Stanguellini, che proprio quest’anno avrebbe compiuto cent’anni. Per l’occasione un tratto di quello che era il circuito cittadino di Modena tornerà a essere una pista d’epoca dove sfileranno le auto di Stanguellini e altri gioielli del passato. In quei giorni il centro storico si trasformerà in un grande set cinematografico, con un tuffo negli anni ‘50 e ‘60 e nella straordinaria mobilità di quell’epoca.
Il 22 maggio è stato inaugurata, presso il Museo Stanguellini di Modena, la mostra intitolata “Vittorio Stanguellini, una storia che mancava” (1910 – 2010). Per la prima volta verrano esposte foto, video, progetti, autovetture e memorabilia dell’avventura del costruttore automobilistico modenese. Nei giorni di apertura della mostra (da sabato 22 maggio domenica 13 giugno) si terranno incontri, dibattiti e presentazioni di libri sull’avventura di Stanguellini e di altri pionieri dell’automobilismo sportivo.
La storia del costruttore modenese rivivrà poi a Modena sabato 29 e domenica 30 maggio quando, da tutto il mondo arriveranno alcune decine di vetture per partecipare al primo Memorial Vittorio Stanguellini. Si tratta del primo grande raduno/incontro dedicato ai collezionisti di auto costruite in via Schedoni a Modena e riservato alle storiche Formula Sport – Barchetta – Berlina Corsa uscite dalle mani di Vittorio e dei suoi collaboratori fra il 1937 e il 1966. Un evento che è destinato a diventare un vero e proprio must per gli appassionati.
Domenica 30, nel primo pomeriggio, i viali del parco della città che ospitavano il circuito cittadino di Modena rivivranno le emozioni e i fasti degli anni d’oro dell’automobilismo. Per l’occasione sarà ricreata la tribuna e da lì sarà possibile ammirare i bolidi di Stanguellini e altri gioielli del motorismo del passato che sfileranno facendo sentire agli appassionati la musica dei loro motori.
IL PERSONAGGIO
Grande passione, incredibile abilità tecnica, un’infanzia in mezzo ai motori (il padre Francesco è uno dei primi concessionari Fiat d’Italia e corre per passione con l’amico Vincenzo Lancia), le amicizie con Enzo Ferrari e i fratelli Maserati, i primi interventi sulle vetture di Tazio Nuvolari: ecco gli esordi di una vita dedicata ai motori. Poco più che ragazzo, Vittorio Stanguellini, per gareggiare con gli amici sui viali del parco potenzia una Balilla Sport che riesce a seminare persino una velocissima Alfa Romeo 1750. E da allora – siamo negli anni ’30 – comincia la sua straordinaria attività di trasformare vetture di serie in bolidi da corsa. Ma è negli anni del dopoguerra che Stanguellini diventa famoso in tutta Europa per le sue vetture da corsa: l’officina ha impianti modernissimi e spesso si lavora 24 ore su 24 per riuscire a soddisfare scuderie e piloti. Nel ’46 le Fiat Stanguellini conquistano il campionato assoluto categoria Sport Nazionale. Passa un anno e dalle officine di Stanguellini esce la prima vettura stradale: una berlinetta 1100, con carrozzeria Bertone coupé chiusa. Nel 1955 Stanguellini tenta per la prima volta l’avventura nelle grandi prove internazionali quali la 24 Ore di Le Mans, la 500 Km del Nürburgring e il Tourist Trophy di Belfast. Dalla Francia e dagli Stati Uniti fioccano intanto le richieste di vetture e dall’Inghilterra arrivano ordini per propulsori da montare su propri telai. Ma le vetture Sport sono avviate verso il tramonto. Stanguellini non si scoraggia e con l’istituzione da lui caldeggiata, alla fine degli anni ’50, di una nuova formula di monoposto addestrativa denominata Junior, il tecnico modenese costruisce per primo una monoposto di 1100cc. che detterà legge in quella categoria. Grazie alla sua affidabilità e potenza la vettura domina incontrastata la scena per le prime due stagioni della Formula in Europa e in America. Preziosi si rivelano i consigli e i collaudi di Manuel Fangio, da sempre amico di famiglia. Le Junior modenesi collezionano un centinaio di vittorie. La loro supremazia è ufficializzata nel 1962 quando l’ANCAI assegna a Vittorio Stanguellini il Trofeo Mondiale per costruttori di Formula Junior. In quegli anni Stanguellini è davvero ai vertici dell’automobilismo mondiale. L’ultima creazione sportiva del grande modenese è una Formula 3 ma il divario fra costruttori, soprattutto a livello industriale ed economico, è ormai troppo grande. A metà degli anni ’60 Vittorio abbandona le corse per dedicarsi all’attività di vendita e assistenza nella sua officina. Rimane un desiderio, insoddisfatto e gelosamente custodito: quello di partecipare alla F.1. Nel cassetto della sua scrivania resta, irrealizzato, il disegno di una F.1 progettata nel 1961.
di Redazione