Premiato il Castello di Racconigi
Luglio 16, 2010 in Attualità da Redazione
È arrivata l’estate, e con questa la stagione di maggior splendore dei parchi e giardini italiani. Perché non concedersi quindi un weekend all’insegna della bellezza e del patrimonio paesaggistico italiano visitando Il Parco Più Bello d’Italia 2010?
La giuria dell’ormai famoso Premio di Parchi e Giardini, giunto quest’anno all’ottava edizione nazionale, si è infatti riunita nel corso della scorsa settimana ed ha eletto il Parco del Castello di Racconigi, a pochi chilometri da Torino, come vincitore dell’edizione 2010 del concorso Il Parco Più Bello d’Italia.
Il Parco del Castello di Racconigi è stato prescelto tra una rosa di dieci finalisti eletti a inizio primavera tra gli oltre cento parchi e giardini italiani iscritti al concorso. Racconigi si aggiudica quindi l’ambito titolo di “Parco Più Bello d’Italia 2010”, assegnato l’anno scorso alla splendida Reggia di Caserta con il suo Giardino Inglese.
La giuria ha voluto premiare il Castello di Racconigi per l’impegno trentennale della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte a partire dall’acquisizione del complesso da parte dello Stato nel 1980, per l’aver posto come condizione preliminare a qualsiasi intervento il tema della conoscenza, per il restauro del parco, del giardino e delle architetture, per l’attenzione riservata alla manutenzione e alle attività di valorizzazione e promozione di iniziative culturali.
Il premio, infine, è un riconoscimento alla memoria di Mirella Macera, lungimirante coordinatrice di tutti gli interventi, coadiuvata da consulenti esterni e interni con i quali ha saputo creare occasioni di diffusione della conoscenza promuovendo le più svariate e stimolanti attività, capaci di restituire quella perfetta sinergia tra il parco e il territorio circostante.
Mirella Macera, da poco scomparsa, ha dedicato la vita alla professione, ed in particolare a Racconigi, luogo per il quale ha sempre nutrito un amore infinito. Solo grazie alla sua determinazione e alla sua forte volontà, il castello e il parco sono stati in questi ultimi anni quasi interamente restaurati e aperti al pubblico, con una media di duecentomila visitatori annui. Sentiva, forte, l’esigenza di formare professionalità e di lasciare un’eredità gestionale in cui continuità e innovazione, rispetto e sfida, formassero un tutt’uno.
La cerimonia di premiazione ufficiale si terrà a fine settembre 2010 presso le Serre Reali del Castello di Racconigi. Maggiori dettagli verranno comunicati a breve.
La giuria che ha eletto vincitore il Parco del Castello di Racconigi si compone di sette specialisti del settore, autori di diverse pubblicazioni, membri di prestigiosi comitati nazionali e internazionali: Vincenzo Cazzato (presidente), Margherita Azzi Visentini Alberta Campitelli, Marcello Fagiolo, Ines Romitti, Rossella Sleiter, Luigi Zangheri.
Il concorso Il Parco Più Bello è un concorso dedicato a parchi e giardini, organizzato ogni anno da Briggs & Stratton, azienda produttrice di motori per macchine da giardino, che ha lo scopo di valorizzare l’inestimabile patrimonio architettonico e paesaggistico presente nella nostra penisola, contribuendo a stimolare l’interesse e la sensibilità verso il verde nelle sue forme più eccelse.
Lo scopo del concorso è quello di promuovere il patrimonio verde italiano, uno dei più ricchi e storici al mondo, delle vere meraviglie dell’architettura e della Natura che spesso non sono sufficientemente conosciute e meritano maggiori risalto ed attenzione.
Il concorso è ormai giunto all’ottava edizione nazionale e, poiché è l’unico premio in Italia del settore parchi e giardini, sta riscuotendo un interesse ed un successo sempre più ampi.
I vincitori delle precedenti edizioni sono Il Giardino di Valsanzibio di Galzignano Terme (ed. 2003), il Giardino La Mortella di Ischia (ed. 2004), i Giardini di Castel Trauttmansdorff di Merano (ed. 2005), Villa d’Este a Tivoli (ed. 2006), l’Isola Bella Borromeo di Stresa (ed. 2007), e Villa Pisani a Strà (ed. 2008), e la Reggia di Caserta (2009).
Il Concorso Il Parco Più Bello è organizzato quest’anno con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del FAI (Fondo Ambiente Italiano), e dell’AIAPP (Associazione Italiana Architettura del Paesaggio).
PARCO DEL CASTELLO DI RACCONIGI: La storia che guarda al futuro
Il parco del castello è un luogo carico di suggestioni, uno scenario che dà risalto all’architettura del palazzo, ma non solo. Esso è testimonianza dell’abilità e dell’esperienza degli architetti che lo progettarono e dei giardinieri che in esso lavorarono. Insieme alla residenza, è anche specchio della cultura, del gusto, della sensibilità e del carattere di chi ne volle la realizzazione.
Nel corso della storia secolare del castello dei principi di Carignano il parco ha assunto diversi aspetti.
Alla fine del Seicento a nord del palazzo si disponeva, con geometrico rigore, l’armonioso giardino di Le Nôtre, il famoso architetto francese ideatore dei giardini di Versailles.
Un secolo dopo Giuseppina di Lorena, principessa di Carignano, affidò a Giacomo Pregliasco la trasformazione di una parte del parco in giardino “all’inglese”, secondo il gusto dell’epoca.
Il giardino di Giuseppina di Lorena non presentava più lo schema geometrico ordinato di Le Nôtre (tutto aiuole e parterre), ma offriva un percorso ricco di emozioni e coinvolgente in una natura apparentemente selvaggia, in realtà sapientemente progettata dall’architetto-giardiniere.
Parallelamente ai lavori nella residenza, intorno agli anni venti-trenta del XIX secolo anche lo spazio verde adiacente fu interessato da un ampliamento e da una profonda trasformazione.
Nel parco all’inglese di Carlo Alberto, realizzato dal giardiniere tedesco Xavier Kurten, i sentieri tortuosi tra le grandi distese di prati e i boschetti, il lago dai contorni sinuosi con l’isoletta, i ponticelli, le rovine, la grotta, gli edifici pittoreschi e le prospettive sempre diverse, evocavano un’atmosfera romantica, tipica dell’arte dei giardini del XIX secolo.
Il parco tra l’Ottocento e il Novecento fu destinato principalmente a tenuta agricola e venne quindi trascurato come giardino, ma fu soprattutto durante il secondo conflitto mondiale e nel dopoguerra che si verificò una carenza di manutenzione e un progressivo stato di abbandono.Il parco oggi, dopo una serie di interventi e di restauri, si presenta al visitatore nello stesso aspetto datogli dal Kurten nell’Ottocento.
Luogo suggestivo in ogni stagione – anche per la presenza delle cicogne, con i loro nidi sulle torri e sulle guglie del Castello, della Margaria e delle Serre Reali – il parco di Racconigi è ricco di una grande varietà di specie vegetali e di animali protetti. Come il castello, è divenuto sede suggestiva di attività ed eventi culturali.
Quest’anno, ancora visitabile fino al 10 ottobre, il parco ospita la Biennale di Scultura Internazionale dal titolo: “Scultura Internazionale a Racconigi, 2010. Presente ed esperienza del passato”.
L’esposizione è curata da Luciano Caramel e organizzata dall’Associazione Piemontese Arte presieduta dallo scultore Riccardo Cordero. Quarantacinque sculture realizzate da altrettanti artisti provenienti dalla Gran Bretagna, da Taiwan e dall’Italia esposte nel parco e nella Margaria.
Negli ultimi anni il Castello di Racconigi sta cercando di riproporre le modalità operative e produttive proprie della storica Azienda della Real
Casa.
Negli intenti carloalbertini, infatti, il parco è stato concepito e articolato in modo tale da essere autosufficiente e detentore, grazie alla presenza del complesso agricolo della Margaria, di quel ruolo sperimentale ed egemone nell’amministrazione delle attività produttive del territorio.
In questa logica occorre interpretare l’avvenuto reinserimento di una piccola mandria di mucche sui prati del parco, attività che permette la produzione casearia; l’apicoltura che produce mieli di diverse varietà; la preparazione di composte, marmellate e succhi di frutta con le mele raccolte dal frutteto; le ultime sperimentazioni cerealicole finalizzate alla produzione di farine e prodotti da forno e alla realizzazione di una “banca dei semi” di grani antichi di cui le realtà locali potranno avvalersi.
Il tutto condotto secondo i dettami prescritti dalla certificazione biologica dei prati del parco ottenuta nel 2008.
Tuttavia, l’aspetto più innovativo di questa gestione sperimentale che contraddistingue la residenza di Racconigi risiede in realtà nel semplice ed efficace ritorno alle “buone pratiche” agricole che si dimostrano non solo perfettamente inserite nell’assoluta vocazione del luogo, ma anche sostenibili e promotrici nel miglioramento delle condizioni ecologiche del parco.
I giardini e il parco del Castello di Racconigi godono di una manutenzione costante e quotidiana gestita da cinque giardinieri messi ha disposizione della Regione Piemonte.
di Redazione