Strepitoso successo per Madama Butterfly
Novembre 15, 2010 in Spettacoli da Barbara Novarese
Sulle note di una delle opere più amate dal Puccini, è stata realizzata una sceneggiatura sfidante che ha dimostrato come sia possibile trasporre un dramma antico in un tema d’interesse sociale e psicologico, indiscutibilmente attuale in ogni tempo. Su due maxi schermi scorrono le immagini dell’ufficiale della marina degli Stati Uniti per rappresentarlo nella sua veste più formale, cui fa da sfondo la bandiera americana che ne evidenzia i valori di onore e giustizia. Due qualità “sfoggiate” dal signor Pinkerton sia quando sposa e poi abbandona la giovane Cio-cio-san, da lui ribattezzata “Madama Butterfly”, sia quando ritorna per rubarle il figlio, unica ragione di vita in una prigione senza sbarre né catene, costruita dal cinismo di un mondo senza pietà.
Tra lo squallore del turismo sessuale e la presunzione del più forte di poter dominare sul più debole, si sviluppa un rituale anticonformista di compra-vendita umana, permeata da indifferenza e distacco. Le ali spezzate della quindicenne Butterfly non s’identificano nel suicidio né si realizzerebbero con una vana attesa, perfino se lunga quanto la vita… crudele fu il ritorno più dell’abbandono, la certezza più del dubbio, la consapevolezza più dell’incoscienza.
Anche per chi non possiede conoscenze specifiche di carattere musicale nell’ambito dell’opera lirica, ma ne apprezza le peculiarità, non può che essere deliziato dalla toccante interpretazione di Hui He , una Cio-cio-san contemporanea resa evoluta ed efficace dalla sceneggiatura di Damiano Michieletto (regia) e da Paolo Fantin (scene) e Carla Teti (costumi) con la collaborazione di Italdesign Giugiaro e la sua macchina prototipo, Structura, creata per celebrarne il trentesimo anniversario.
L’Orchestra e il Coro del Teatro Regio sono egregiamente diretti dal maestro Pinchas Steinberg, amatissimo dalle compagini orchestrali del Regio con le quali negli anni ha creato un feeling speciale.
di Barbara Novarese