Da che parte sta? (ovvero il “politico di Schrödinger”)
Novembre 23, 2010 in Racconti da Meno Pelnaso
Sono sul solito autobus.
Lo si potrebbe chiamare l’autobus della “Gente qualunque”.
Il suo tragitto è semplice: casa-lavoro, lavoro casa, oppure casa-scuola e scuola-casa.
Come potete immaginare è una linea molto trafficata di “Gente qualunque”, come tanti che non hanno le auto blu o altri servizi … ‘etti …
Su questo autobus, la percezione del mondo “esterno”, ovvero quello fuori dalla realtà quotidiana, è spesso frammentaria, mescola le notizie dei giornali o della televisione e i commenti della strada, a volte confusi, erronei, spesso mal recepiti, sempre interpretati attraverso il filtro delle necessità quotidiane.
Eppure la “Gente qualunque” su questo autobus è composta da importanti fisici quantistici.
… e chi se lo sarebbe aspettato!
Sto ad ascoltare in religioso silenzio per cercare di comprendere ogni singola parola delle teorie che vengono espresse su questo singolare autobus …
– … prendi il “politico di Schrödinger”, ad esempio …
– … ho capito ma secondo me non è …
– Invece è proprio l’esempio corretto. … Ascoltami bene … Sei d’accordo con me che il “Principio di esclusione”di Pauli, del 1924, afferma che una stessa coalizione non può essere occupata da più di due politici con le stesse aspirazioni al potere?
– Si certo, lo sanno anche i bambini delle elementari … ma come spiegherebbe la natura ondulatoria e corpuscolare, contemporaneamente, di un rappresentante del popolo?
– Aspetta! … Ora, secondo “l’interpretazione di Copenhagen” dell’equazione di Schrödinger, le funzioni d’onda del politico medio non sono la rappresentazione matematica della sua traiettoria intellettuale o morale, ma la misura della probabilità di trovare il politico in un dato punto del Parlamento o del gabinetto (ministeriale) o del letto della sua villa … o quello di qualcun altro …
– Quindi vorresti dire che … ma, scusa, non capisco. … Secondo Heisenberg non si possono descrivere le orbite dei politici, di fatto non osservabili. Egli sostenne infatti che ci si dovesse concentrare unicamente sulle loro transizioni da un partito all’altro.
– Ecco! Appunto! Vedi che poi diciamo la stessa cosa? Infatti Heisenberg formulò il famoso “principio di indeterminazione”, secondo cui è IMPOSSIBILE determinare contemporaneamente, con precisione arbitraria, la posizione e la quantità di moto di un politico nel Parlamento!
– Quindi, secondo quello che mi dici, risulta pertanto esclusa ogni possibilità di conoscere univocamente e completamente le condizioni iniziali degli eventi spazio-temporali da cui ricavare tutti i successivi stati assoluti e obiettivi del politico …
– ESATTO! Questa è la formulazione teorica, ma in parole povere, a partire dal voto che il popolo “sovrano” ha distribuito, le cui condizioni sono già indeterminabili perché non voti la singola persona ma un partito o una coalizione, il politico è libero di muoversi arbitrariamente e l’equazione di Schrödinger potrà solamente determinarne la probabilità di trovarlo al lavoro, in Parlamento o in qualsiasi altro luogo, oppure la sua velocità di transizione da una sedia ad un’altra, ma non le due cose contemporaneamente!
– Non sono convinto, ma cosa centra il paradosso?
– Non è altro che un paradosso. Prima di tutto è chiaro anche per te che, secondo quanto formulato da Bohr, il “principio di complementarità” non fa altro che confermare che i modelli ondulatorio e corpuscolare sono entrambe legittimi e necessari per descrivere i fenomeni della politica?
– … potrebbe essere …
– Okay, veniamo al paradosso del “Politico di Schrödinger”. Supponi di rinchiudere un politico in Parlamento o in un gabinetto ministeriale o nel suo studio … e supponi che in quel luogo sia costretto a lavorare per dare seguito al mandato ottenuto con l’elezione. Che probabilità pensi di avere che in un dato istante il politico stia lavorando secondo il mandato degli elettori in un dato punto del parlamento (es. alla legge elettorale in un partito di governo o in un qualsiasi altra coalizione)?
– …
– (silenzio)
– Francamente non ne ho la più pallida idea!
– …
– Beh … appunto, … nessuno di noi ce l’ha!!!
Affettuosamente Vostro
Meno Pelnaso
di Meno Pelnaso