Chiedi e ti sarà tolto
Maggio 25, 2011 in Libri da Redazione
Titolo: | Chiedi e ti sarà tolto |
Autore: | Sam Lipsyte |
Casa editrice: | minimum fax |
Prezzo: | € 16,50 |
Pagine: | 371 |
Visto che in questo romanzo si parla tanto di denaro, ce lo possiamo comprare? Non il libro, ovviamente, anche se due su sedici degli occhi che potrebbero capitare su queste pagine sono a rischio povertà (per quanto Julius Threemountains strilli subito non è vevo). Intendo lo scrittore. Non funziona come per le squadre di calcio? Non possiamo mettere a Sam Lipsyte una bella maglia azzurra e metterlo al centro dell’attacco letterario? Siamo proprio sicuri che non abbia un nonno per esempio a Guardia Sanframondi provincia di Benevento? Fare una colletta per un contratto quinquinnale da tot euro più benefits?
Il nostro Sam (lo chiamiamo così perché ce lo annettiamo come amico) ci parla del nostro tempo. Peggioramento delle condizioni di vita e soprattutto di speranza rispetto alla generazione precedente. Problema di far tornare il pranzo con la cena, con relative ricadute sull’equilibrio personale di coppia e di famiglia. Velleitairsmo estremo delle ambizioni artistiche della meglio gioventù. Ricerca di fondi e loro conseguente spesa al puro fine di perpetrare l’esistenza dell’esistente e non perché tutto questo serva davvero a qualche nobile scopo educativo universitario. Allargamento della faglia tra chi ha e ha sempre di più, e chi non ha. Eccetera.
A essere onesti, se mi chiedessero X-BoomBoom Boy, che cosa hai fatto in tutti questi anni? non potrei rispondere come NoodlesDeNiro sono andato a letto presto ma piuttosto dovrei dire sono andato a letto molto tardi a Londra e in Germania, e sono tornato da poco in Italia e quindi forse non ho usato tutti i minuti necessari per bignamizzare i nuovi scrittori italiani, ma secondo me uno così non ce l’abbiamo. Non penso nemmeno ai tanti esangui ombelicali, ma ve li vedete anche solo i tromboni della New Italian Epic alla presa con questi temi? Ne verrebbe fuori un libro scritto con una betoniera, in cemento armato, con tutti i tondini di ferro di fuori, che se non fai attenzioni quando ti avvicini ti produci escoriazioni, nella migliore delle ipotesi.
Perché al di là della capacità di centrare perfettamente il tema, questo non è per nulla un libro a tesi (grandissimo merito). Tutte quelle cose che abbiamo allineato lì sopra come inquietanti pezzi di cadavere messi sotto spirito, sono trattati con grandissimo spirito. Con una facilità di scrittura straordinaria. Maneggiando col fioretto ironia, grottesco, comicità. Costruendo dialoghi a livello Pulp Fiction. Personaggi perfettamente caratterizzati. E abbiamo anche una storia.
Serve altro?
Lo so che ci siamo sperticati di elogi e polemiche, e che abbiamo parlato poco della trama. Ma quella potete trovarla imbastita nel sito dell’editore. O meglio ancora, e soprattutto, leggere il libro.
Un’ultima cosa. Se invece qualcuno degli occhi qui davanti mi sa segnalare chi dovrebbe giocare al centro dell’attacco della giovane letteratura italiana, be’, segnalatemelo. Lo leggerò.
di X-BoomBoom Boy