Macchine Invenzioni Scoperte

Novembre 13, 2011 in Technology da Pierluigi Capra

Macchine invenzioni tecnicaE’ il titolo di una mostra sulla scienza e la tecnica a Torino e in Piemonte che è stata inaugurata a Settimo Torinese il 9 novembre 2011.

All’interno del programma per i 150 anni dell’Unità d’Italia, negli spazi dell’Ecomuseo del Freidano di via Ariosto 36 bis e della bella Torre medievale del centro storico, si svolge una mostra, molto ben curata, che ci racconta le macchine costruite dalla genialità inventiva dei più illustri scienziati piemontesi.

Dalla perforatrice utilizzata per il traforo del Frejus del 1871 dell’ingener German Sommellier al primo simulatore di volo, dalla lampadina a filamento di carbone brevettata ad Alpignano da Alessandro Cruto al primo motore a corrente continua ideato da Giuseppe Botto, dal primo motore elettrico di Galileo Ferraris ai trasformatori utilizzati per il primo esperimento di trasmissione a distanza dell’elettricità nel 1884, dalla prima macchina da scrivere Olivetti M1 di Camillo

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Olivetti presentata all’Esposizione Universale di Torino del 1911 ai raffinati strumenti per le misure di Fisica costruiti dagli Jest (Enrico Federico, Carlo e Costante), dal primo microscopio con camera fotografica agli strumenti per la fisiologia d’alta quota sono soltanto alcuni degli interessanti e importanti oggetti in mostra a Settimo Torinese dal 9 novembre al 29 gennaio 2012.

Perforatrice Monte FrejusIl Piemonte era già riuscito a conquistare, nelle epoche precedenti all’ottocento, la supremazia in campo militare, accademico e tecnico con le Scuole di Artiglieria e le fortificazioni, l’Arsenale militare e l’Accademia delle scienze. Poi, grazie al virtuoso intreccio tra politici illuminati, scienziati, inventori e imprenditori, Torino, nella seconda metà dell’Ottocento, privata del ruolo di capitale d’Italia, seppe trasformarsi e cambiare identità. Divenne in breve tempo esempio e punto di riferimento anche in campo scientifico, industriale, manifatturiero oltre che nell’alta qualità dell’insegnamento universitario.

Emerge, dall’osservazione della mostra, il ruolo che l’amministrazione comunale svolse in quegli anni. Torino fece un “Appello agli industriali” con il quale si impegnò a favorire gli insediamenti in città fornendo energia a basso costo e praticando imposte contenute. In alcuni casi divenne esso stesso imprenditore ed esercitò una funzione calmieratrice attraverso la costituzione di proprie società municipalizzate elettriche, del gas, dell’acqua potabile e dei trasporti.

Le macchine sono quelle originali. Alcune provengono da prestigiosi musei, da archivi pubblici e privati, altre sono novità in esposizione per la prima volta, altre ancora sono state recuperate da polverosi scantinati dove giacevano abbandonate.

Mentre all’interno della Torre Medioevale sono esposti alcuni degli antichi strumenti dell’Osservatorio astronomico di Pino Torinese, a testimonianza dell’avanzato livello che anche l’astronomia raggiunse nel periodo ottocentesco grazie all’operato dell’insigne matematico Giovanni Plana e degli altri astronomi torinesi.

di Pierluigi Capra