Cousteau in concerto
Novembre 4, 2001 in Spettacoli da Momy
Il loro nome ricorda, non a caso, quello di Jacques Cousteau, famosissimo oceanografo francese, esploratore del mondo sommerso e delle sue meraviglie. Non sappiamo se il riferimento sia dovuto all’amore per il mare, alla passione per l’esplorazione (musicale, si intende!), o alla internazionalità del gruppo, fatto sta ed è che questa band è destinata a scrivere pagine importanti della musica inglese (e non solo…), così come Jacques Cousteau ne ha scritte di importanti per l’oceano. La band è un progetto nato dall’idea del pianista e trombettista inglese (ma di origini australiane) Davey Ray Moor, che ha messo insieme Robin Brown (chitarre), Craig Vear (batteria e percussioni), Joe Peet (basso e violino) ed infine Liam McKahey, reclutato inizialmente come corista ma rivelatosi poi un vocalist di classe.
I cinque ragazzi sono stati definiti ‘la rivelazione inglese dell’anno’, come perdere allora la loro esibizione martedì sera? Scena dell’evento il Barrumba, che mette a segno un altro colpo nel forse troppo tranquillo autunno torinese.
La band inglese, anche se, a dire il vero, di inglese non ha molto, visto che Davey Ray Moor, compositore e leader della band è nato a Beirut e altri due componenti sono di origine, rispettivamente, irlandese e americana con il suo album di esordio Costeau ha riscosso un grandissimo successo di critica e di pubblico. Undici brani che si dipanano come un filo sottile tra ballate pop e liriche sentimentali, intense ed intimistiche. Canzoni che catturano inevitabilmente chi le ascolta, portandolo in un universo parallelo, popolato da fate e maghi, orchi e streghe.
Per descrivere i Cousteau, diversi paragoni si sono sprecati, scomodando luminari del pop come Burt Bacharach, David Bowie, Nick Cave, Scott Walzer, i Tindersticks e addirittura i Bee Gees (non certo per la voce!): facile capire che tutto-e-il-contrario-di-tutto finiscono per annullare tutto quanto, e che cercare di definire con precisione a cosa somiglia lo strano oggetto Cousteau significa giungere alla seguente conclusione: i Cousteau assomigliano molto ai Cousteau. Se la voce ricorda i grandi cavernosi come Walzer, Cave e Bowie e le canzoni sanno di sempreverde come quelle di Bacharach allora non è vero che si parla di compagni di viaggio importanti. Probabilmente, è proprio una nuova era per la musica popolare.
Cousteau in concerto
Martedì 6 novembre 2001 – ore 22.30
Ingresso con consumazione: L. 25.000
Barrumba – via San Massimo 1 Torino
informazioni: tel. 011.819.43.47
sito internet: www.barrumba.com
e-mail: [email protected]
di Monica Mautino