Il super Ivrea si ferma a Casale
Novembre 7, 2001 in Sport da Redazione
Giornata ricca di colpi di scena, la decima di serie D. per una volta vogliamo partire dal fondo, dedicando la nostra apertura al Moncalieri. La squadra del presidente D’Ugento infatti, si è resa protagonista di una mezza rivoluzione interna. Innanzitutto i pochi punti in cantiere, hanno portato la dirigenza gialloblù, all’esonero del tecnico Enrico Bortolas. Questa decisione ha poi alimentato qualche perplessità nell’animo del D. S. Zangrandi, che ha ritenuto opportuno concedersi un momento di pausa, smentendo però la notizia delle sue dimissioni; trapelata nei giorni scorsi. “Io non ho affatto lasciato il Moncalieri” afferma Zangrandi,” semplicemente ho bisogno di un piccolo periodo di riflessione. Forse stiamo pagando un po’ di inesperienza a livello di gestione”. Intanto la squadra è stata affidata a Lubbia, ex responsabile della juniores; e l’esordio non è stato dei migliori, con il pesante 0 a 3 subito dal Voghera.
Anche il Canavese però viene, per altri motivi, da una domenica piena di turbolenze. Guardando la classifica verrebbe da sorridere, ma a San Giusto in queste ore, tiene banco il grave infortunio alla spalla, che ha coinvolto il bomber Michele Pisasale. I rossoblù dunque dovranno fare a meno per molto tempo del loro punto di riferimento, e a questo proposito potrebbero aprirsi nuovi scenari anche sul mercato. L’arrivo di Ciolitti dalla Valenzana potrebbe infatti non essere sufficiente e pare che il d.s. Martino sia già alla ricerca di un’altra punta di ruolo.
Giornata transitoria anche per ‘l’Ivrea di Iacolino. La macchina da gol canavesana infatti, sembra essersi presa una settimana di vacanza, ed il pareggio a reti bianche di Casale, ha permesso a Canavese e Savona di avvicinarsi sensibilmente. Nonostante questo il tecnico arancione Iacolino, non sembra per nulla preoccupato. “Siamo andati a Casale e abbiamo disputato una buona partita”, afferma, “forse è mancata la solita concretezza, ma la convinzione è stata quella dei giorni migliori”.
di Paolo Robino