Blogonauta alla ricerca di puntini di luce – Domani
Maggio 23, 2012 in Net Journal, Poesie, Primo Piano da giusy sculli
I diari di rete, i blog per intenderci, sono messaggi in bottiglia lasciati al destino dei motori di ricerca. S’interconnettono tramite link, creando un vero e proprio mondo detto blogosfera, neologismo con chiara assonanza a biosfera. Coloro che li gestiscono sono blogonauti: astronauti virtuali, nuotatori tra gli astri, scopritori di mondi e sognatori. Chi scrive “parole con a capo” credo continui ancora ad essere chiamato poeta. Silvio appartiene a quest’ultima “specie”, affida le sue alla rete, dentro lo spazio virtuale “sversispersi”. E’ la sfera in cui queste vivono, senza aver mai sentito l’odore della carta o la claustrofobia del perimetro
chiuso dei fogli. Il blog ha il vantaggio di essere un posto aperto, basta capitarci anche solo per caso; loro, le poesie, sono lì ad attendere il soffio d’aria della voce. I “sversispersi” in cui ci s’imbatte, hanno un riconoscibile lavoro di asciugatura che rende più intensa e vera ogni parola. Nella lettura non ci si perde ad inseguire fili che si srotolano troppo a lungo. E’ una scrittura maschile, con una sottesa dolcezza femminile: un connubio certamente interessante. Giochi di numeri, di parole, nulla è lasciato al caso e il senso lo si coglie di verso in verso. Il percorso è a chiusura circolare: un anello in
cui inizio e fine s’incastrano in modo asciutto e perfetto. C’è il vento con un “Fischio nel vimine del cesto, sensazione nelle mani, aperte”. Ci sono le paure, dell’inutilità del vivere e un desiderio di senso in un “Vorrei
una sintesi rotonda, all’ultimo momento, di tutto questo aspettare”, dell’oggi in cui “Mi appassiono alla bava di tessuto che si srotola dalla tua vita”, del passato su “l’altalena così in alto da avere paura”, quelle razionali e consapevoli mentre “Ragiono dello spavento di quando tutto è cominciato. Godo del mio sole immaginato”. Ma anche un pudore interiore mentre “penso alla voce, che si interrompe cercando il verso giusto”. Una poesia delicata, appassionata e forte.
Un mondo da esplorare: lascia uno spazio di decantazione per una riflessione e un’emozione.
Vi lasciamo un assaggio, il resto lo trovate qui www.trotino.blogspot.com
Domani
Oggi e’ un giorno buono.
Penso alla voce,
quando cerca
di illuminare
le parole.
Manca una pagina.
Lascio andare la giornata.
Chiudo la porta
sul cielo ancora azzurro.
Penso alla voce,
che si interrompe
cercando il verso giusto.
Penso
la malinconia
negli occhi
andando via.
Lascio tutto
com’è
non provo adesso.
Ragiono
dello spavento
di quando tutto è cominciato.
Godo del mio sole immaginato.
Oggi è un giorno buono.
Silvio, l’autore delle poesie, vive in valle. E’ un cercatore di emozioni e di puntini di luce. Nel blog, (www.trotino.blogspot.com) si racconta così: ”Chi si appassiona alla parola scritta racconta storie. E’ un esploratore dell’animo, del suo per primo e di quelli che gli capitano a tiro. E’ anche uno che non ha paura di sporcarsi le mani a raccogliere cose buttate via in fretta come si fa oggi, perché è passato quell’attimo. Le parole entrano ed escono, si trasformano, escono ed entrano con significati nuovi ad ogni istante. A me piace occupare tempo in queste cose […] Si scrive per la propria necessità e per arrivare al cuore di chi legge, per regalare un momento piccolissimo ma unico, basta una sola volta, e tutto acquista un senso. L’amore c’entra sempre.”