Il canto degli esclusi – Reading d’autunno al Teatro Carignano
Settembre 18, 2012 in Net Journal, Spettacoli da Cinzia Sfolcini
Nell’ambito della rassegna “Storie Dal Palco”, il
Circolo dei Lettori, con la collaborazione del teatro Stabile di Torino, ha inaugurato la nuova stagione con “Il Canto degli esclusi concertato a due per Alda Merini”.
Alessio Boni, esponente di spicco della nuova scuola teatrale e cinematografica italiana e Marcello Prayer, altro giovane attore emergente, reinterpretano i versi della famosa poetessa, creando un’atmosfera magica e allo stesso tempo piena di forza, capace di coinvolgere il vasto pubblico presente.
Le poesie, declamate a due voci, perfettamente interagenti tra di loro, sono spesso inframmezzate dalla voce di Alda Merini, ripresa nel corso delle varie interviste.
Come raccontano gli stessi interpreti “Abbiamo immaginato d’ascoltare la sua voce dettarci, come gli antichi rapsodi, il libro di poesia da mettere in voce”. Quindi, voce e corpo si fanno strumento, la poesia risuona, diventa universale. Del resto, come afferma Alessio Boni “Un attore deve reinterpretare la vita, per fare ciò deve conoscere, sperimentare, sensibilizzarsi agli eventi della natura, saper ascoltare e guardare, insomma accogliere tutte le esperienze che la vita può offrire, immagazzinare tutto questo nel suo subconscio per pi usarlo nell’espressione della sua arte.
Alda Merini (1931-2009) è stata una scrittrice e poetessa milanese. Considerata una delle maggiori poetesse del novecento, la sua vita e la sua produzione letteraria sono state segnate dal disagio fisico ed economico. Attiva in campo letterario sin dall’adolescenza, conosce ben presto quelle che definirà “prime ombre della mia mente”, e sarà internata in un ospedale psichiatrico
per un mese. Alternerà poi frequenti periodi di salute e di malattia, in cui continua la produzione di racconti e poesie. L’ultima produzione risale Al 2006.
“Io sono folle, folle d’amore per te.
Io gemo di tenerezza perché sono folle, folle, folle
Perché ti ho perduto.
Stamane il mattino era così caldo
Che a me dettava quasi confusione
Ma io ero malata di tormento ero malata di tua perdizione”