BAM Project Piemonte 5
Ottobre 10, 2012 in Arte, Primo Piano da Benedetta Gigli
Si è aperta da pochi giorni BAM PROJECT PIEMONTE 5, Biennale d’Arte Moderna e Contemporanea del Piemonte, a cura di Hakassociati Arte Contemporanea, che quest’anno, ha deciso di puntare su Chieri, coinvolgendo anche artisti locali.
L’Imbiancheria del Vajro ospita Contemporary Photobox, una mostra in cui vari artisti, nessuno dei quali è fotografo professionista, hanno scelto di esprimersi con foto e video. Proprio per questo nelle loro opere si nota più attenzione ai materiali e al soggetto che non, per esempio, all’illuminazione. Lungo il percorso il visitatore incontrerà soggetti curiosi e interessanti, come La Medusa di Plinio Martelli, in cui una giovane donna seminuda viene fotografata e inserita nel quadro “La zattera della Medusa” di Théodore Géricault, o come le Burnie alchemiche di Theo Gallino, un’installazione con tre barattoli poggiati su altrettanti sgabelli e contenenti fotografie.
Il Palazzo Opesso invece presenta Freezone 14 Flash Trash 2, esposizione il cui tema principale è il recupero di materiali e la loro
trasformazione in opere d’arte contemporanea. L’idea di base è che attività propria dell’uomo è quella di trasformare in prodotti artistici le informazioni e le sensazioni che gli provengono dall’esterno: la loro semplice registrazione e la loro manipolazione con i mezzi dell’arte possono inciderle indelebilmente nell’animo e mettere in moto tanti meccanismi di associazioni razionali molto forti. A testimonianza di ciò il pubblico potrà vedere
l’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, realizzato da Attilio Colombrita con le radiografie dei malati, oppure la rana di Mimmo Laganà, che ha preso una parte di una vespa e l’ha fusa con i fanali di una 600, riprendendo l’arte degli anni
’60 e realizzando una sorta di rana, o ancora, le nuvole di Antonio Carena, artista scomparso due anni fa e celebre per creare nuvole con le lamiere.
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