Ventosi Versi Viareggini
Aprile 1, 2013 in Libri da Benedetta Gigli
Autore | Umberto Puccinelli |
Titolo | Ventosi Versi Viareggini |
Editore | Edizioni Cinquemarzo |
Pagine | 96 |
Prezzo | 10,00 € |
La città dove con altri pur’io ci son nato,
con l’amico d’infanzia mi son picchiato!
Ed ancora ci si saluta,
ci di ferma pè ‘nà bevuta
si rammenta del calcio nel ginocchio,
del cazzotto lì sul naso, vicino all’occhio
Una culla per città
Capir Viareggio senza esser viareggini, non si può. Dico capirla davvero, al di là della spiaggia e dei bagni, e del gran teatro aspro delle Apuane alle spalle. Ma ancor più delle cose del mare e delle montagne, mai forse così apparentate come qui, è difficile capire i
viareggini veri, l’attaccamento fortissimo e profondo per la loro città. Una città “che pur t’abbraccia come fa ‘l polpo”, una città “che pur piccina/sembrava fatta tutta di trina”. Essere viareggini è un mondo dell’anima, assolutamente sentimentale (nel senso più puro e per nulla deteriore), qualcosa che può non essere facile intravvedere dietro l’abito quotidiano del sarcasmo, al motteggio sempre riservato a tutti quelli che a Viareggio sono semplicemente “bagnanti”.
Per tutti noi che siamo soltanto bagnanti, “Ventosi versi viareggini”, secondo libro di Umberto Puccinelli, è un’opportunità rara di avvicinarsi a questo universo. Suoi sono i versi citati in precedenza, l’immagine perfettamente calzante d’una città che t’abbraccia come un polpo e non ti lascia più, intessendoti per sempre nella sua trama di
strade. Entrateci, abbandonatevi alla cadenza del dialetto, poco alla volta, e concedetevi le sue immagini. Perché tra i non pochi pregi di questo piccolo libro ci sono le fotografie in bianco e nero di Roberta Bernardini, perfetto contrappunto alle
parole.