Irene Pittatore. In principio era il verso
Aprile 20, 2013 in Arte da Benedetta Gigli
Dal 24 aprile al 15 maggio la Fusion Art Gallery di Torino presenta In principio era il verso, una mostra di Irene Pittatore, giovane artista torinese, che attraverso una selezione di sei gruppi di opere della propria produzione degli ultimi anni, si interroga sulle possibilità dell’arte, del fare arte e della vita associata.
Il percorso espositivo, a cura di Roberto Mastroianni, pone l’attenzione sulla parte performativa del suo lavoro, che rappresenta la cifra della sua poetica e della sua ricerca; infatti, per l’artista la fotografia, i video e le installazioni sono la modalità di fermare e cristallizzare le immagini di un mondo contraddittorio, basato su inquietudini singolari e plurali, che non riescono a
diventare collettive e sul rapporto desiderio-realizzazione, mancanza e disillusione.
In un mondo di cui sembra rimangano solo rovine, l’artista ricerca la forza vitale, l’impulso primordiale perché in principio era il verso, un urlo, un ringhio capace di far scaturire la forza contraddittoria, brutale, creativa e insieme autodistruttiva della vita, ma nello stesso tempo era il “verso” come figura linguistica, metrica e stilistica capace di portare con sé razionalità e ordine poetico.
Informazioni
Fusion Art Gallery
Piazza Amedeo Peyron 9g – 10143 Torino
+39 347 8750263
Inaugurazione
martedì 23 aprile 2013 ore 19.00
24 aprile – 15 maggio 2013, da martedì a venerdì ore 16.00 – 19.30
Irene Pittatore
Laureata al Dams di Torino in Storia delle teoriche del cinema con lode e dignità di stampa, è co-fondatrice di NiniQa, società che sviluppa progetti culturali e crossmediali per realtà locali e internazionali.Conduce una ricerca sul linguaggio visivo e performativo, spesso in dialogo con altri artisti. Attualmente lavora a progetti espositivi per il Festival Architettura in Città di Torino e per l’independent art space Pasaj di Istanbul. Nel 2012 con A. Vaneycken ha partecipato al programma di residenza per artisti Viadellafucina con un progetto su arte e gentrification dedicato all’area di Porta Palazzo a Torino. Nel 2010 con F. Macrì è stata invitata dalla commissione Arti Visive della Regione Piemonte a prendere parte ad una residenza di formazione presso Villa Arson a Nizza (FR) ed è stata designata dal network interbazionale Resò quale assegnataria della residenza a Capacete (Rio de Janeiro/ San Paolo, BR), dove ha sviluppato un progetto su arte, discriminazione e consapevolezza di genere. Ha realizzato installazioni e interventi per Cittadellarte Fondazione Pistoletto (Viadellafucina A.I.R.), Artissima 18 e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Let’s talk Resò), Palazzo Ducale a Genova e Castel dell’Ovo a Napoli (Living in Lift), XX Giornata FAI di Primavera – Palazzo dell’Arsenale (TO), ‘nei limiti’ (La Biennale di Venezia 54/Padiglione Italia/Piemonte), XIII edition Biennial of Young Artists from Europe and Mediterranean, Biennale dell’Assurdo, Premio Celeste, FMPQ – City
Veins, Yourtime 2010 Torino European Youth Capital, Food Design 5, Proposte XXIII, ZooArt e ManifestaZoone. Ha partecipato ai workshop proposti da Krystian Lupa nell’ambito della Biennale di Venezia 2000, da Massimo Bartolini e a titolo per Proposte XXIII,
da Documentary in Europe, Bruna Biamino, Doriana Crema, Dario Neira, Caretto e Spagna.