Il barone dei porci
Febbraio 28, 2002 in Spettacoli da Stefania Martini
Santeramo, giovane drammaturgo ed attore, sempre a caccia di storie dell’underground, ricercatore di memorie moderne, si cimenta questa volta con una vicenda che affonda le sue radici nella Puglia del dopoguerra, tra polvere e poderi, tra piazze assolate ed arse e strade grandi che corrono diritte senza portare da nessuna parte, come quelle americane.
E in Puglia, come in America, la colonna sonora è blues, è jazz…
Terlizzi, provincia di Bari.
Gennaro De Gemmis è il barone. In lui convivono arte, talento, ingegno, genio. Ovvero: la follia. Gennaro è letterato, scienziato, agronomo, fine intenditore, giocatore d’azzardo, donnaiolo, ricco, spiantato.
Gennaro è i suoi porci di terracotta dalle gambe alzate sotto il mento, come usano i cani quando vogliono essere accarezzati, allineati lungo il viale del giardino, a sputare massime laiche in faccia all’ignaro visitatore.
Gennaro è il suo pellicano, con cui parla costantemente ma che si è mangiato, cucinato arrosto, con gli amici.
Gennaro è le sue serre piene di piante grasse tra le più rare al mondo (duecento bulbi di tulipani rarissimi).
Soprattutto Gennaro De Gemmis, il Barone dei porci, è la sua biblioteca della storia di Puglia (fornita di seimila volumi e centomila documenti), a cui ha dedicato la sua intera esistenza ed il suo patrimonio, e per cui si spostavano illustri intellettuali persino da Parigi, a Terlizzi.
Quella biblioteca che voleva a tutti i costi donare alla Provincia di Bari perché diventasse patrimonio dell’umanità e che quest’ultima ha rifiutato, per anni.
Gennaro De Gemmis è colui che alla fine salta da una finestra del quinto piano, in una Milano noiosa di nebbia, sfracellandosi al suolo come un assolo finale di sax in un caffè di San Francisco dove suona un’orchestrina di neri.
Una storia piena di discontinuità e contraddizioni, al di fuori di ogni convenzione, che rasenta la genialità.
Con la partecipazione di Laura Veltroni, che affianca Santeramo sul palcoscenico, lo spettacolo si avvale delle musiche di Riccardo Manzi, Pasquale Laino.
Antonio Marangolo al sax e la voce registrata di Oscar De Summa completano il cast.
Il Barone dei porci
Dal 28 Febbraio al 2 Marzo, ore 20.45.
Teatro Juvarra.
Informazioni e prenotazioni (dalle 16 alle 19)
Teatro Juvarra, via Juvarra 15 – Torino.
Tel. 011/ 540675 – Fax 011/5175084
e-mail: [email protected]
di Stefania Martini