Tamara de Lempicka
Marzo 5, 2015 in Arte, Net Journal, Primo Piano da Benedetta Gigli
There are no miracles, there is only what you make
Palazzo Chiablese, dal 19 marzo al 30 agosto, apre le porte a Tamara de Lempicka, idolo dei ruggenti anni Venti. Artista dalla pittura fortemente visiva, caratterizzata da una potente costruzione scultorea delle figure che si fondono in un raffinato decorativismo, la Lempicka fu una figura circondata da un alone di leggenda e simbolo di un’epoca.
La mostra presenta circa 100 opere attraverso un percorso tematico di sei sezioni:
Il mondo di Tamara, che racconta la sua realtà di artista vissuta tra due mondi, l’Europa e l’America, esplorata in un percorso che presenta le sue case e i quadri ispirati ai loro interni.
Natura morta, che documenta l’interesse che la pittrice ebbe per la natura morta a partire dagli anni giovanili fino agli Cinquanta.
Devozione, che tratta, appunto, la pittura devozionale, mettendo in risalto quella che era la natura ambivalente della donna, divisa tra una condotta trasgressiva e un interesse per il sacro.
Ritratti, in cui vengono analizzati tre aspetti in particolare: i ritratti dedicati alle “amazones”, ovvero le amiche lesbiche, messi a confronto con fotografie di Brassai; quelli dedicati all’amica Ira Perrot, uno dei quali (il Ritratto d’Ira Perrot con calle) viene riproposto in un allestimento fatto a New York nel 1933, grazie alla documentazione recentemente rinvenuta dalla curatrice della mostra; e infine i ritratti dedicati ai bambini, in particolare alla figlia Kizette.
Nudo, che si sviluppa attraverso l’esposizione di un antecedente antico (una tavola di metà Cinquecento di cerchia fiorentina) a cui la Lempicka ha fatto riferimento dando origine a una serie di spettacolari dipinti.
Moda, che esalta il rapporto dell’artista con questo mondo, e ne sottolinea la passione e l’interesse. Vi si trovano quindi le sue illustrazioni per riviste databili al 1921, disegni, dipinti e fotografie della donna, scattate dai massimi fotografi di moda dell’epoca 1930-1950, da d’Ora a Joffé a Maywald.
L’esposizione è curata da Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino – Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group.
Informazioni:
Palazzo Chiablese, piazza Castello, Torino
19 marzo – 30 agosto 2015
Orari
LUN 14.30 – 19.30 | MAR, MER, VEN, SAB, DOM 9.30 – 19.30 | GIO 9.30 – 22.30
Prezzo
€ 13,00 INTERO (audioguida esclusa)
€ 11,00 RIDOTTO (audioguida esclusa)