La Musica la Storia la Società
Dicembre 20, 2016 in Musica, Net Journal, Primo Piano da Marcella Trapani
Al Conservatorio Statale di Musica di G. Verdi ha avuto inizio il 25 novembre ed è proseguita fino al 16 dicembre un’iniziativa del Dipartimento DiTAM (Dipartimento di Teoria, Analisi e Musicologia), volta a coinvolgere studenti, studiosi ma anche e soprattutto il grande pubblico nella conoscenza del rapporto Testo/Musica dal Rinascimento al Novecento.
Gli incontri, tutti dalle 17.30 alle 19.00, hanno avuto luogo in varie sale pertinenti al Conservatorio, qui di seguito indichiamo quelli di dicembre:
2 dicembre, Sala A. Casella, via Mazzini 11
Marco Ravasini, docente di Storia della musica al Conservatorio – Il Melodramma ottocentesco;
14 dicembre, Sala Biblioteca, via S. Francesco da Paola 27
Erik Battaglia, docente di musica vocale da camera al Conservatorio – il tema La soluzione perfetta: musica e poesia nel Lied tedesco;
16 dicembre, Sala Biblioteca, via S. Francesco da Paola 27
Andrea Malvano, docente di Storia della musica presso il DAMS dell’Università di Torino – Ravel, Debussy e la mélodie francese di inizio Novecento.
Gli incontri presso la Sala della Biblioteca sono stati preceduti da una presentazione del “Progetto Rossaro” del Conservatorio a cura di Gigliola Bianchini. Quest’ultimo è un progetto che riguarda il musicista vercellese Carlo Rossaro, vissuto tra il 1827 e il 1878, autore di circa cento opere pianistiche, pochissima musica da camera, quindici romanze per canto e pianoforte, un solo lavoro orchestrale e un’opera lirica, Cassandra, portata a termine dal figlio. Rossaro nutriva un’infinita ammirazione e devozione verso Richard Wagner e i principali lavori del periodo centrale della sua produzione scaturirono proprio dall’ammirazione per Wagner, del quale riuscì ad assistere all’esecuzione del Tannhäuser e dell’Anello del Nibelungo grazie ai viaggi che compì nel 1865 e nel 1876 in Germania. Questi due viaggi furono avvenimenti fondamentali nella sua vita artistica, tanto che da Rossaro partì il movimento wagneriano torinese.
Gli incontri di cui parliamo sono indirizzati a un pubblico di adulti e sono tesi a fornire alcuni strumenti orientativi sulla presenza e il significato della musica nella storia della cultura occidentale.
Si pongono nel solco della formazione permanente o, con termine anglosassone, del Lifelong learning, ovvero l’apprendimento che dura tutta la vita. Tutti siamo consapevoli di continuare a imparare, giorno dopo giorno, e questo è alla base degli stimoli e del proseguimento delle nostre attività lavorative e umane. In Italia spesso la conoscenza della musica e del suo ruolo nella società e nella storia è spesso limitata a quanti si occupano del settore o studiano musica classica, ma in realtà questi concetti dovrebbero riguardare tutte le persone di media ed elevata cultura, data l’importanza del mezzo espressivo musicale in una società impregnata di musica e di musicalità come quella italiana.
Per informazioni:
Prof. Stefano A.F. Leoni
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