BOCUSE D’OR EUROPE OFF 2018: “Con la terra e con le mani”
Giugno 6, 2018 in Attualità, Enogastronomia, Net Journal, Primo Piano da Cinzia Sfolcini
In occasione dell’anteprima della rassegna Bocuse D’Or Europe Off 2018 si è svolta, lunedì 4 giugno nell’Aula Magna della Cavallerrizza Reale, il dialogo “Con la terra e con le mani” tra lo chef stellato e giurato del Bocuse D’Or Enrico Crippa del Ristorante Piazza Duomo di Alba e il fondatore di Slow Food Carlo Petrini. Moderatrice Elisabetta Moro. Il Bocuse D’Or Off è un ciclo di incontri su cibo e cultura in attesa del Bocuse D’Or, le olimpiadi della cucina in programma a Torino dal 10 al 12 giugno
Enrico Crippa, lo chef stellato albese illustra le sezioni dedicate al premio e le tematiche su cui si svolgeranno le prove.
Ma, nel panorama generale, si inizia a pensare che occorra un po’ di frugalità, per sfamare il pianeta nel 2050, secondo le ultime proiezioni, pare che occorrerà incrementare la produzione del cibo del 60%.
Carlo Petrini, il maestro e guru della sostenibilità, si augura una maggiore internalizzazione del Bocuse D’Or. Inoltre, a suo parere, “comunque qualsiasi grande chef deve fare i conti con l’economia del territorio e inoltre porre attenzione all’aspetto controverso del genere: non si puo’ avere l’80% della grande cucina in mano agli uomini, anche perche, la sapienzalità delle donne serve ad arginare lo spreco”. E ancora, è necessario essere meno superficiali, smetterla con la spettacolarizzazione della cucina, i famosi chef oggi sono star televisive venerate, ma per fare un buon piatto non bastano estro e fantasia, servono anche e soprattutto delle materie prima di buona qualità.
A questo proposito è nato l’orto del ristorante di Enrico Crippa nelle Langhe, da cui, come illustra il cuoco, attinge direttamente per la realizzazione dei piatti. E non si tratta di un caso isolato, in Italia circa il 22% degli italiani coltivano un orto.
In conclusione Petrini richiama all’importanza del riappropriarsi delle tradizioni, e, in occasione, di Terra Madre 2018, dichiara che ha in mente l’idea di preparare tanti antichi “barachin” (porta pietanze con una parte sopra e una sotto che venivano scaldati a bagno maria) da destinare alle persone sole impossibilitate ad uscire.