Maxoil
Febbraio 13, 2001 in Musica da Redazione
Tante volte quando si pensa alla realtà musicale torinese viene solo in mente il nome dei Subsonica, sicuramente gruppo del momento che, anche grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo, si è fatto conoscere alla grande massa.
Eppure esistono molte realtà, magari meno appariscenti, sicuramente meno famose, ma che amano la musica e soprattutto amano farla. Come, per esempio, i Maxoil, una piacevole realtà nata nel pinerolese, un gruppo di ragazzi tra i 26 e i 29 anni che si sono uniti nel ’97 con un solo scopo: fare bella musica. Sappiamo benissimo che sfondare nelle hit-parade musicali è veramente difficile e quindi il solo riuscire a realizzare un cd e ad essere apprezzati da qualcuno è già una grande conquista. Eppure questi cinque ragazzi, (Paolo Bruno al basso e campionatore, Gianluca Nardelotto chitarra, Marco Vaira batteria, Jimmy Gillio tastiere, Fabio Balmas, voce) ci sono riusciti incidendo due dischi. Due dischi autoprodotti: “Bye bye”, un album con cinque canzoni uscito nel 1998, e poi, l’anno seguente, “Prigioni Sonore”, che contiene ben 14 canzoni.
Se si ascolta questo album si rimane di sicuro piacevolmente colpiti dalla grande qualità del gruppo, sia dal punto di vista musicale che dei testi. Rivolte soprattutto ai giovani, sono quattordici canzoni che trattano temi e generi cari a questa fascia di persone. Ascoltando le ballate dei Maxoil si resta colpiti soprattutto da canzoni come “Vomito di stelle” e “Bye-Bye”. In tutte si vede comunque una grande integrazione di musica e testi.
Bye bye | 3’27, 3.2 MB | ||
Colorerai | 4’25, 4.1 MB |
I MAXOIL da destra: Marco, Gianluca, Jimmy, Fabio, Paolo
di Sonia Paolin