Riflessioni estive
Agosto 8, 2003 in Racconti da Redazione
Leggo su tutti i quotidiani le reazioni dei politici alla pubblicazione delle motivazioni della sentenza con cui i giudici milanesi hanno condannato un avvocato (che chiameremo P) a undici anni di carcere. E mi confondo… ma come?
Mi sembra di ricordare, dai miei studi di Educazione Civica fatti negli anni ‘70, che nello stato Italiano i poteri Legislativi, Esecutivo e Giudiziario sono separati, ma hanno ugual dignità. E allora mi chiedo: ma perché se un magistrato non può commentare una nuova legge senza essere accusato di usurpare il ruolo dei politici, un politico può invece commentare una sentenza della Magistratura?
Anzi… la domanda corretta è: perché OGNI politico commenta OGNI decisione di un certo livello della magistratura? Non capisco… forse i miei ricordi di Educazione Civica sono sbiaditi…
Allora provo a scuotermi, e leggo i contenuti di queste dichiarazioni. L’onorevole, Avvocato P, ed il Dr. B, già presidente di una famosa e gloriosa squadra di football, sembrano essere d’accordo su una cosa: la sentenza sarebbe frutto di un “teorema”. Sono anni che leggo sui giornali accuse di questo genere; la Magistratura lavora secondo “teoremi”.
Teoremi… quanti ne ho dovuti studiare… a partire dal Teorema di Pitagora, ai vari teoremi dell’analisi, fino allo splendido teorema di Herbrand, quando il Prof. Odifreddi cercava con scarsi esiti di farmi passare l’esame di Logica Matematica. Sono passati molti anni… troppi… però una cosa me la ricordo: oltre ai teoremi, studiavamo le “congetture”, e altre proposizioni come la “Tesi di Church”. Perché alcune componenti erano chiamati “teoremi” ed altri no? Dannazione, non ricordo.
O forse sì: i teoremi erano molto più odiosi da studiare, perché… perché… ecco, ora ricordo!!! Perché avevano anche la dimostrazione!!! Un teorema SI PUO’ DIMOSTRARE.
Mah… chissà in che razza di Liceo devono aver studiato l’avvocato P. ed il Dr. B., per non saperlo! … sarà stata sicuramente una scuola di sinistra!
di Mario Bertola