L’atleta
Febbraio 15, 2001 in il Traspiratore da Redazione
Due medaglie d’oro scintillano sul petto, seguendo il ritmo del respiro, ancora affannato, dell’atleta campione mondiale dei Cento metri e del Salto in alto. Un solo nome echeggia nelle pareti dello stadio, ottantamila voci che urlano: “James Croog, James Croog”.
E James sorride al pubblico, piange durante l’esecuzione dell’inno nazionale, si complimenta sportivamente con gli avversari sconfitti e festeggia il doppio trionfo inondandosi di champagne.
L’idolo della folla scende dal podio e lascia l’arena festante urlargli alle spalle. I dolori allo stomaco si fanno più stringenti e James si corica sulla panchina degli spogliatoi.
“Sei stato grande, semplicemente unico!” Entra entusiasta Paul, il medico del giovane atleta.
James, schiuma bianca alla bocca, respira a stento le sue ultime boccate d’ossigeno.
“Sei stato grande, semplicemente unico. Certo, abbiamo avuto anche una buona dose di fortuna: ce la siam vista brutta al sorteggio per l’anti-doping. Ma ormai ce l’abbiamo fatta: sei campione del mondo! Vedrai gli sponsor, faranno a gara per averti…”
James non ha più forza di ascoltare e spira tra i sogni del vecchio dottore.
di Gianluca Ventura