Un viaggio nella luce. Da Segantini a Balla
Febbraio 15, 2001 in il Traspiratore da Redazione
Palazzo Cavour è uno degli edifici storici più significativi di Torino, sia perché in esso nacque, visse e morì il noto statista Camillo Benso conte di Cavour, sia perché rappresenta uno dei migliori esempi dell’architettura barocca piemontese del Settecento. Dal punto di vista architettonico, la parte più interessante dell’edificio è il monumentale vestibolo d’onore, da cui si accede al cortile e allo scalone che porta agli appartamenti del piano nobile. I recenti splendidi lavori di recupero del piano nobile sono stati orientati alla creazione di una prestigiosa sede espositiva per ospitare le grandi iniziative promosse dalla Regione Piemonte.
Apre il calendario di Palazzo Cavour una mostra sul divisionismo italiano dal titolo “Da Segantini a Balla. Un viaggio nella luce” a cura di Marisa Vescovo. “Cercare un segno unificante che va da Segantini a Balla, significa tracciare un percorso in un mondo pittorico che vive di uno sguardo educato dalla velocità, dall’esplosione di movimento e di luce, che termina però nella sfida che percorre tutto il Novecento, quella di rappresentare l’irrappresentabile, ovvero la spiritualità del Lumen”. Così la curatrice spiega le ragioni di una mostra che raccoglie oltre 80 opere degli autori italiani che, a cavallo del XIX e XX secolo (1890-1920), diedero vita al Divisionismo. I cambiamenti storico-estetici del Divisionismo furono legati ad una precisa crisi artistica: quella del modello mimetico-rappresentativo ottocentesco.
In Italia gli antesignani del “dipingere visivo” furono gli “scapigliati” Cremona e Ranzoni, che esasperarono lo spirito romantico disfando forme e colori. Il 1891, anno in cui Segantini (in foto “Il naviglio al ponte San Marco”), Previati e Morbelli parteciparono alla Prima Esposizione Mondiale di Brera a Milano, è la data di nascita del Divisionismo italiano. A differenza dei Neo-impressionisti che portavano tutta l’analisi pittorica sulla logica geometrica, creando uno spazio statico, i divisionisti si interessarono anche ai legami tra la mente e la mano, con un effetto di maggior dinamismo. Previati affermò che essi passarono dall’analisi alla sintesi, ad una visione universale in cui tutto lo spazio è luce, perché la luce è l’energia vitale che esalta le forme e la materia, oltre a parlare dello spirito. Il Divisionismo è stato una delle prime manifestazioni artistiche esplosive di questo nostro secolo che per tutto il suo corso, fino al termine, ormai prossimo, si è trovato in orribili rapporti con il passato e sempre in attesa di un imprendibile futuro.
Da Segantini a Balla. Un viaggio nella luce
Periodo: 03 dicembre ‘99 – 27 febbraio 2000
Orario: da martedì a domenica h. 09.00 – 19.30 – lunedì chiuso
Sede: Palazzo Cavour – via Cavour, 8 – 10123 Torino
Ingresso: L. 12.000 intero – L. 8.000 ridotto
Info: tel. 011/530.690
di Zen Nissirp