India plurimillenaria
Settembre 25, 2003 in Arte da Sonia Gallesio
Organizzata dal CeSAC (Centro Sperimentale per le Arti Contemporanee), l’esposizione si propone di documentare l’evoluzione dell’arte e della cultura religiosa indiana, dal 3000 a.C. al XIX secolo d.C.
Sebbene non possa essere considerato esaustivo data la vastità del periodo preso in esame, l’allestimento si rivela gradevole ed adatto al grande pubblico. Contenente un lungo testo del curatore Erberto Lo Bue, il catalogo pubblicato da Marcovaldo Edizioni fornisce interessanti spunti per successivi approfondimenti.
Presenti in gran numero, le statue (II e V secolo d.C.) e le raffigurazioni in rilievo di Siddhartha Gautama (Grande bodhisattva) mostrano come il fondatore del buddhismo, contrariamente a quanto la sua realtà di iniziatore di un ordine mendicante lascerebbe supporre, fu spesso rappresentato come un regnante, seduto su un trono, agghindato di tutto punto e provvisto di corona.
Krishna, avatara di Vishnu (sua manifestazione sulla terra), è magnificato in svariate opere. Tra queste si segnala un dipinto su cotone del XIX secolo (pichvai) rimandante ad una statua del dio situata all’interno del santuario di Nathadvara, e una pittura del 1700 che illustra un suo incontro con alcune fanciulle: Krishna si presenta a loro in qualità di principe – in veste umana, dunque – benché la sua origine divina sia tradita dal colorito bluastro che ne caratterizza il collo, le mani e i piedi.
Tra circa 116 reperti, si ricordano una pseudo-nicchia in cui Ganesha è effigiato con testa di elefante e un ratto – simbolo di astuzia – ai suoi piedi; un frammento di una recinzione di stupa raffigurante un mostro marino chiamato màkara (II sec. d.C.); una riproduzione in pietra di Shiva irato cinto da una ghirlanda di teste mozze (XII sec. d.C.).
Da non perdere, infine, le miniature su foglie di palma dipinte a tempera, includenti illustrazioni di leggende e racconti o scene di carattere amoroso, e le quattro tavole anatomiche appartenute ad un testo verosimilmente basato sul Tashrih, celebre trattato persiano del 1400 diffuso in ambiente islamico.
India – Grecia dell’Asia
Tesori d’arte del subcontinente indiano dal III millennio a.C. al XIX secolo d.C.
Caraglio (Cn), Il Filatoio, via Matteotti
Dal 28 giugno al 2 novembre 2003
Orari: venerdì e sabato, 15-19; domenica 10-13/15-19
Ingresso: intero € 5,00; ridotto € 3,00
Per info: Associazione Culturale Marcovaldo tel. 0171 61.82.60
www.marcovaldo.it
e-mail: [email protected]
di Sonia Gallesio