Tacchinardi punta tutto su Del Piero
Febbraio 20, 2001 in Sport da Roberto Grossi
Anche a Bari si è confermato colonna portante della Juve, sostenendo con sagacia e polmoni un centrocampo amputato dall’assenza di Conte e dalla non perfetta condizione di Zambrotta. Stiamo parlando di Alessio Tacchinardi, diventato dalla scorsa stagione una pedina inamovibile nello scacchiere bianconero, come ha prontamente evidenziato chi ha creduto per primo nelle sue qualità, cioè Carlo Ancelotti.
“Lui non si tocca, è troppo importante per noi”, ha dichiarato sabato scorso il tecnico juventino rispondendo con decisione alle presunte voci di mercato che volevano il lombardo in partenza verso altri lidi. E Alessio sta facendo di tutto per ricambiare nel migliore dei modi la fiducia concessagli: “Sono lusingato dalle parole di Ancelotti – confida il centrocampista – e anche da quelle della società che mi ha manifestato più volte la propria stima. Io cerco di dare sempre il meglio, senza risparmiarmi e senza pensare che posso arrivare scarico a fine stagione. Le voci del calcio-mercato non mi turbano più: ho capito come gira il mondo del calcio e non è impossibile che possa cambiare squadra, può capitare a chiunque. La mia intenzione però è quella di rimanere qui almeno sino alla scadenza del mio contratto, nel 2005, poi si vedrà”.
Ma la soddisfazione per il buon momento a livello di club è controbilanciata dalla delusione per quella chiamata in Nazionale che sinora non è arrivata. Una ferita che brucia, anche se Alessio fa di tutto per mascherare il disappunto: “Dopo l’ultima mancata convocazione mi sono ripromesso di non prendermela e di continuare a dare tutto sul campo. Starà al commissario tecnico decidere: se mi chiamerà sarò contento, ma in caso contrario non farò drammi, resterò sereno come al solito. L’importante è una cosa sola: che io piaccia alla Juventus, il resto è qualcosa in più”.
Tacchinardi proviene dall’Atalanta, una compagine che grazie ad una accorta politica societaria continua a sfornare giovani promettenti e appetiti da tutte le grandi società: “Ho consigliato al nostro vicepresidente Bettega di prendere Zauri – confessa Alessio – ma tutti i giovani della mia ex-squadra sono forti. Pescando in quel vivaio di sicuro non si sbaglia, l’Atalanta è un serbatoio inesauribile di talenti”.
E a proposito di talenti, Alessio ci tiene a fare i complimenti al suo amico Del Piero: “Alex è un grande come uomo e come calciatore. Non è facile venir fuori da un periodo negativo come il suo: ne ha passate di tutti i colori ma è ancora in piedi, oggi più che mai. Questo vuol dire che ha le spalle robuste. Dopo il suo straordinario gol di domenica a Bari, tutta la squadra è corso ad abbracciarlo: eravamo felici perché sapevamo il delicato momento che stava vivendo e quella rete è come se l’avessimo segnata tutti insieme. Io l’avevo già detto qualche tempo fa e lo ripeto ora: Alex sarà determinante nel farci vincere lo scudetto, ve lo assicuro”.
di Roberto Grossi