Slow Fish

Maggio 31, 2004 in Viaggi e Turismo da Marinella Fugazza

Logo slowfishGenova, capitale europea della cultura per il 2004, e Slow Food, l’ormai mondiale movimento eco-gastronomico, saranno i padroni di casa della prima edizione di SLOW FISH e saranno lieti di accogliervi proponendovi la loro storia e le loro novità. Dopo l’anteprima svoltasi lo scorso ottobre al Porto Antico, questa nuova manifestazione torna nello spazio espositivo della Fiera di Genova dal 4 al 7 giugno 2004. Essa trova collocazione nell’ambito di Sapore di Mare, rassegna più ampia dedicata al mondo ittico. Dopo il Salone del Gusto (in programma a Torino dal 21 al 25 ottobre) e Cheese (in programma nel 2005) viene proposto il primo evento espositivo a carattere gastronomico interamente dedicato al pesce, alle sue problematiche e all’ambiente marino nel suo complesso. Parallelamente all’aspetto fieristico-commerciale della manifestazione c’è l’intenzione di far conoscere al grande pubblico e di promuovere l’eccellenza di un comparto alimentare a livello internazionale, ma c’è anche e soprattutto l’intenzione di trasmettere al pubblico informazioni, contenuti culturali, problematiche e possibili soluzioni legate allo straordinario patrimonio ambientale del mondo del mare. Slow Fish vuole coinvolgere i consumatori risvegliandone l’interesse, sollecitandone la cultura e la sensibilità, creando momenti di riflessione, dibattito, informazione, tutto ciò accompagnato da degustazioni, assaggi e convivialità. A questo proposito verranno organizzati importanti convegni dedicati alla Pesca artigianale, al Pesce ritrovato (varietà poco commercializzate ma ottime dal punto di vista organolettico) e all’Acquacultura di qualità (intesa come metodo di allevamento ecologicamente sostenibile) .

Un discorso a parte merita la presentazione dei nuovi Presidi del mare: nati per aiutare le comunità dei piccoli pescatori a sopravvivere, valorizzare i loro prodotti, raccontare la loro storia, essi difendono il ruolo cruciale, economico, sociale e culturale di forme di pesca che tramandono saperi antichi, rispettano l’ecosistema marino, conservano l’identità dei paesi di mare; i cicciarelli di Noli, i gamberetti di nassa di Punta Campanella, i salmoni selvatici di Irlanda e le anguille del Delta del Po arrostite sulla brace, le acciughe pescate con la menaide, la rete dell’antica Grecia: sono solo alcuni esempi di queste realtà marinare che bisogna tentare di preservare.

Palamita Arcipelago toscanoCome consuetudine il programma dell’evento è ricchissimo, appassionante e di notevole interesse a tal punto da non riuscire a scegliere ciò che si vuole seguire e degustare. All’interno dei padiglioni B e C della Fiera di Genova il “menù marinaro” propone:

Grande Mercato del Pesce

Il Mercato sarà il cuore di Slow Fish; ospiterà produttori artigiani e piccole realtà commerciali (italiane ed estere) accuratamente selezionati. Questi espositori venderanno il loro prodotto, ma saranno anche una preziosa fonte di informazioni per consumatori attenti e golosi. Esso sarà composto principalmente da due sezioni dedicate al pesce fresco (ospitato nel padiglione B affacciato direttamente sul mare) e pesce conservato, una sezione dedicata all’olio extra vergine d’oliva e un’ultima sezione speciale riservata ai presidi del mare.

Laboratori del Gusto

Essi rappresentano la principale caratteristica di Slow Food (innumerevoli ormai i tentativi di imitazione): esperti coadiuvati da artigiani e produttori, cuochi e selezionatori, guideranno i partecipanti alla piacevole e rilassante arte della degustazione. Pesce del Tirreno e Pinot nero; Atlantico e Pacifico, quale salmone?; ostriche e champagne sono soltanto tre gustosi ed interessanti laboratori scelti come esempio fra i venti disponibili con obbligo di prenotazione.

Isole del Gusto

Si tratta di banchi di assaggio dove realtà territoriali italiane ed internazionali presenteranno i loro migliori prodotti ittici con l’aiuto di chef o artigiani del cibo. Dal Giappone arriverà Toshihiko Watanabe con la sua interpretazione di sushi e sashimi; ci saranno i mari dell’Istria e della Croazia, quelli della Calabria, della Campania e della Liguria rappresentata dalla provincia di La Spezia.

Sulle rotte del sapere

In due sale, appositamente allestite con la collaborazione dell’Acquario di Genova, si snoderà un percorso per accompagnare il pubblico fra immagini, volti e parole che raccontano i temi centrali della manifestazione. Saranno lezioni della durata di 40 minuti circa nelle quali si dibatterà di varie tematiche e problematiche: dal mercato del pesce alle proposte culinarie, dalla salute del mare a quella del consumatore, dalle legislazioni alle etichette.

Teatro del Gusto

Quasi un corso di cucina ripartito in una dozzina di lezioni nel corso delle quali il consumatore imparerà a riconoscere il pesce fresco, distinguere le diverse specie, pulirlo e cucinarlo utilizzando gli utensili giusti. E’ necessaria la prenotazione.

Osterie del Mare

La regione Campania, la regione Marche e la provincia di Oristano proporranno piatti della loro tradizione culinaria preparati da alcune delle loro più rinomate osterie. Il visitatore, prenotandosi direttamente presso le osterie, comodamente seduto, potrà gustare ricchi menù marinari.

Appuntamenti a Tavola

Anche l’intero arco ligure, da Levante a Ponente, sarà coinvolto: i migliori ristoranti e le tradizionali osterie ospiteranno le cene a tema di Slow Fish; i piatti della tradizione ligure così come le interpretazioni del pescato del giorno comporranno i menù dei locali che aderiscono all’iniziativa. Particolare attenzione sarà rivolta all’abbinamento dei cibi con i vini e con gli oli, rigorosamente extravergini d’oliva.

La scelta e la qualità dell’offerta è molteplice e notevole soprattutto per merito del protagonista assoluto di questa nuova avventura e sfida di Slow Food che ha sottoscritto il Codice di condotta per una pesca responsabile adottato dalla FAO nel 1995: esso sollecita l’approvazione, da parte degli Stati membri, di legislazioni nazionali in linea con i suoi principi al fine di togliere l’ecosistema marino dall’agonia in cui, noi umani, lo abbiamo sprofondato.

Informazioni e prenotazioni collegandosi a: www.slowfish.it.

di Marinella Fugazza