Lara Favaretto
Giugno 28, 2004 in Arte da Redazione
Il tema della festa è una costante nell’opera di Lara Favaretto (Treviso, 1973. Vive a Torino), vincitrice di borse di studio alla Fondazione Querini Stampalia, al P.S.1 di New York e al Castello di Rivoli. Quando nell’inverno 2002-03 venne invitata a “Eldorado” presso la Gamec di Bergamo, la performance inaugurale portò per la città alta quattordici grandi sculture indossabili in cartapesta (la stessa performance venne ripetuta mesi dopo a Trento, dove i fantocci vennero fatti indossare ai componenti della locale squadra di calcio). Un rito pagano gioioso e surreale che attraversò le strette vie del borgo, indicando un approccio che già era cifra stilistica riconoscibile.
Nella mostra allestita da Franco Noero, Favaretto non smentisce questa linea guida e prosegue una indagine che si situa al confine fra l’arte contemporanea e l’antropologia della festa e del dono, attribuendo un peso inaggirabile alla relazionalità. Nel neoinaugurato spazio della galleria, tre sono i lavori esposti, che si inseriscono nel progetto in progress Giving you a day.
E la festa permane come elemento centrale, seppur spiazzato in maniere sempre differenti. Così, i cinque piccoli disegni a parete realizzati con la penna a sfera nera su gomma, si rivelano essere assai più estesi quando la gomma si trova in tensione, cosicché -una volta rilasciata- essi diventano miniature parzialmente distorte di sé stessi. Anche l’albero che costituisce il perno della mostra, con il suo gigantismo fiabesco e i colori squillanti, nasconde una sorpresa. Se non ci si fa bloccare dal timore reverenziale e ci si adagia sulla seduta-prato che circonda Figlio Unico (2004), i suoi rami rivestiti in feltro si accasceranno su di noi, disarticolandosi come burattini. Ancora nella medesima ottica rientra Twistle (2003), una bombola d’ossigeno al cui bocchettone è applicata una trombetta da festicciola, di quelle estensibili a fiato.
Pochi metri più in la, nello spazio-vetrina della galleria -purtroppo non sempre tale, poiché capita che la serranda sia abbassata- Favaretto ha posto quattro ventilatori da palcoscenico che fanno danzare vorticosamente 990 chili di coriandoli “Joker Lux”. Quale migliore testimonianza della festosità se non questo carnascialesco Tutti Giù per Terra (2004)?
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Lara Favaretto
Galleria Franco Noero
Via Giolitti 52/a (galleria) e via Mazzini, 39/a (vetrina)
10123 Torino
Orario: dal martedì al sabato dalle 16 alle 19.30
Ingresso libero
Info: tel. 011-882208; fax 011-19703024; [email protected]; www.franconoero.com
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di Marco Enrico Giacomelli