The village
Novembre 16, 2004 in Cinema da Barbara Novarese
TITOLO: | THE VILLAGE |
REGIA: | M. NIGHT SHYAMALAN |
CON: | JOAQUIN PHOENIX, BRYCE DALLAS HOWARD, WILLIAM HURT, SIGOURNEY WEAVER, ADRIEN BRODY, JUDY GREER, MICHAEL PITT, CHERRY JONES, JAYNE ATKINSON, CELIA ESTON, BRENDAN GLEESON |
GIRATO: | U.S.A. 2004 |
Vi presento l’ultima pellicola di Manoj Night Shyamalan regista de “IL SESTO SENSO”.
Diverso dalle aspettative, più introspettivo che terrorizzante.
Con grande abilità il registra ci conduce tra i labirinti del nostro inconscio per trovare la via d’uscita agli incubi della nostra adolescenza.
Che cosa tormenta le nostre notti e popola i nostri incubi?
Temiamo il nemico che non vediamo poichè non riusciamo a misurarne la forza e calcolarne le dimensioni. Così, accompagnati da Ivy (Bryce Dallas Howard) attraverso il mondo buio della sua cecità, anche noi restiamo in attesa di ciò che potrebbe accadere ma non accade. Sentiamo un verso, poi un rumore ma è solo una specie di eco: “…ripete i nostri rumori prima di attaccare…” raccontano i giovani del villaggio.
Da chi proviene?
E’ solo “l’infausto colore”.
Il mostro esiste ma è racchiuso dentro di noi. E’ alimentato dalle nostre angosce e dai nostri dubbi con la paura stessa di avere paura.
La gente del villaggio si unisce e fa di tutto per preservare intatta la propria comunità. Vuole difendersi dalle insidie del mondo esterno, vuole salvare i figli e mantenere inalterati quei valori che ritiene determinanti… anche a scapito della serenità?
Con la terrore costruisce il mostro e dalla angoscia si difende con la paura.
Ma in che modo possiamo salvarci da noi stessi?
Nuovamente ci sentiamo compagni di Ivy che riesce a vedere il “colore” dell’amore… forse perchè la sua cecità le impedisce di restare concentrata solo sulle apparenze.
Lentamente si svelano i segreti e solo allora, nella libertà di scegliere tra il bene ed il male, il progetto del villaggio avrà raggiunto il suo scopo.
Ottima l’ambientazione per ottenere una suspence che dura quasi fino alla fine… poi lascia spazio alla morale.
CURIOSITA’: la guardia che sentiamo parlare e che vediamo solo riflessa nel vetro di un armadietto di medicinali, è lo stesso regista.
di Barbara Novarese