Toro beffato nel finale
Novembre 14, 2004 in Sport da Giovanni Rolle
Il Torino non riesce a battere il Venezia. I granata vengono beffati nel finale dai veneti nei minuti di recupero nonostante avessero condotto buona parte della gara in vantaggio in inferiorità numerica.
Primo tempo poco brillante: una punizione calciata da Pinga pesca in piena area Marazzina, che intercetta di testa, mettendo a dura prova i riflessi di Benussi. La partita per il Torino si mette però in salita dopo un quarto d’ora. La difesa granata si fa trovare impreparata sul contropiede di Biancolino, obbligando Sorrentino ad un intervento scorretto. L’arbitro Paparesta espelle il portiere granata ed assegna il calcio di rigore al Venezia. Con il Toro in inferiorità numerica Gritti fa uscire Quagliarella per far posto al secondo portiere Fontana. In aiuto dei granata arriva un po’ di buona sorte, con lo stesso Biancolino, il quale si incarica dell’esecuzione del penalty, che spreca l’occasione per portare in vantaggio la sua squadra, calciando alla sinistra del portiere.
In dieci contro undici il Torino, che già in parità numerica non dava l’impressione di essere in giornata di massimo splendore, è costretto ad arrancare ancora di più. Pinga, ancora dirottato sulla fascia destra per fare posto a Mudingayi sulla sinistra, non è nella posizione a lui più congeniale e in più i compagni non sembrano seguirlo quando imposta l’azione. Il più propositivo, oltre al brasiliano, sembra esserre Mudingayi, mentre sia Rizzato e Conticchio stentano ad entrare nel vivo delle azioni. E’ però da una giocata di Conticchio che nasce l’azione del vantaggio granata; l’ex leccese subisce fallo fuori dall’area veneta e guadagna un calcio di punizione che viene trasformato da Pinga con un calcio di punizione a girare sulla quale Benussi parte in ritardo. Più reattivo si dimostra invece il suo collega granata Fontana, il quale nel finale di tempo evita a Brancolino di realizzare la rete del pareggio.
Nella ripresa il Venezia si ripresenta in campo con due giocatori nuovi (Colluto e D’Antoni, i quali rilevano Brellier e Bovo) e con un gioco di maglie differente: casacca bianca al posto di quella nera. Dopo pochi minuti anche Gritti è costretto ad effettuare un cambio, richiesto dallo zoppicante Marazzina, il quale richiede la sostituzione: al posto dell’ex attaccante del Chievo entra Pippo Maniero, l’unico attaccante rimasto a disposizione del Torino.
Ai granata viene negato il raddoppio: un autorete di Maccaluso non viene assegnata nonostante la palla avesse oltrepassato la linea di porta.
La ripresa vede i granata allentare un poco la corda e il Venezia prendere possesso del centrocampo senza costruire tuttavia azioni degne di nota. E’ invece il Torino a rendersi pericoloso poco prima della mezz’ora, con una deviazione di Maniero su un traversone di Balzaretti, che viene comunque neutralizzata da Benussi. Il Toro fallisce il colpo del ko in un altro contropiede con Pinga che non riesce a deviare un altro assist di Balzaretti.
Per il Toro sembra fatta quando nel recupero arriva la doccia fredda: su un cross di Collauto la difesa granata è immobile e Fontana sbaglia completamente il tempo dell’uscita mentre Landaida non si fa pregare ad insaccare la sfera di testa.
I tifosi granata nonostante la delusione chiamano ugualmente i giocatori sotto la curva ma non ci può essere gioia per questo finale amaro del Torino.
Torino-Venezia 1-1
di Giovanni Rolle