I fratelli De Chirico
Dicembre 5, 2004 in Arte da Tiziana Fissore
Le guerre, gli assedi, le distruzioni, che hanno caratterizzato la storia di Cherasco sono servite a dare carattere alla città, come una persona che nella sua vita abbia avuto tante esperienze di vario genere e che proprio per questo ne esca rinvigorita. Una città che ha vissuto alla grande e per questo avrà sempre un futuro ricco di bellezza interiore che emana da ogni sua viuzza, da ogni portone, da ogni arco, da ogni casupola e da ogni palazzo. Le paci che sono state sancite nei secoli passati si sono mutate in una pace che ne esalta la bellezza fatta di golosità raffinate e soprattutto di arte ed è proprio quest’ultima che tutti gli anni appare, in modo eclatante, da ottobre a dicembre con qualche mostra di indubbio fascino che si pone come obiettivo quello di proporre una politica culturale di importanza nazionale ed europea.
La mostra di quest’anno è intitolata ‘I fratelli De Chirico – Giorgio e Alberto Savinio. Le opere e il pensiero a confronto’ ed è ospitata nelle sale di Palazzo Salmatoris. Questa esposizione vuole offrire un confronto fra le due personalità artistiche e culturali dei due fratelli e far risaltare la loro profonda ricchezza culturale. E’ la seconda Mostra Internazionale (la prima ha avuto luogo a Monaco di Baviera) e si era detto che non si sarebbe mai più potuto realizzarne un’altra. Invece Cherasco ce l’ha fatta e con circa cinquanta dipinti ad olio evidenzia affinità e singolarità dell’arte dei De Chirico, accostando opere e pensieri dei due artisti, due intelligenze a confronto che hanno ‘giocato a mascherare l’arte sotto bizzarri panni vuoi metafisici o surreali’ come cita lo storico dell’arte: Carla Bertone.
E’ bello notare le differenze tra i due fratelli: Giorgio che si sente paragonato ad un argonauta, sinonimo di viaggiatore; Savinio, anche se meno conosciuto, ne esce come la musa ispiratrice del fratello, in quanto artista completo (nasce come musicista, letterato ed infine pittore) e queste due personalità le si notano nei due autoritratti che si trovano nella prima sala. Giorgio De Chirico è rappresentato serio, un po’ antipatico, come lo fu in vita, a causa forse delle sue emicranie che gli diedero sì gravi problemi di salute ma che gli fecero vedere strane lame di luce e di colore che avrebbe trasmesso poi sulle tele. Savinio invece si ritrae come un gufo perché questo animale è considerato arguto, quello che vede nella notte, nel buio, le cose che altri non possono vedere e così si sentiva lui stesso, un artista completo un artista a 360°.
Giorgio e Savinio: due fratelli diversi (Giorgio ateo, Savinio cristiano), due artisti uniti dall’arte. Nei dipinti di Savinio il bene s’innalza mentre il male va a fondo. I manichini di Giorgio, senza volto, fanno paura perché sono come uomini senza espressione e quindi marionette che agiscono su palchi di legno come recitassero a teatro. Uomini che anche se ricordano statue neoclassiche sono senza volto perché senza pensiero, magari appoggiati ad una finestra (molte volte due figure insieme a rappresentare i due fratelli) che guardano verso l’esterno, non sempre positivo. I cavalli poi rappresentano l’irrazionalità nell’atto di sbizzarrirsi (riferimento a Nietzsche). Interessanti i quadri rappresentanti ‘Gli angeli’ che combattono e che riposano. Corpi muscolosi con ali di aquile, corpi senza testa ma con anelli al posto del capo, segno di fedeltà, di un qualche cosa che lega. Bellissime poi le piazze che risalgono al periodo di soggiorno a Monaco. Piazze molto simili ma molto differenti con sullo sfondo a volte navi (argonauti) a volte treni (figura del padre che lavorava in una compagnia ferroviaria), simboli fallici, gialli irreali, verdi-gialli con ombre teatrali ed irreali, orologi ed ombre che discordano per indicare che il tempo è relativo.
Ricordiamo ancora che al piano superiore vi è una ‘saletta video’ dove si può assistere ad una spiegazione migliore e dettagliata.
Bella ed interessante questa mostra dedicata ai due fratelli De Chirico o meglio ‘Castore e Polluce’ dove la figura di Savinio viene messa in risalto alla pari di Giorgio perché sono ormai ricongiunti ed immortalati sull’Olimpo dell’arte.
I fratelli De Chirico
di Tiziana Fissore