Giorno della Memoria
Gennaio 25, 2005 in Spettacoli da Stefania Martini
Nell’ambito delle iniziative organizzate dalla Città di Torino per celebrare la ricorrenza del Giorno della Memoria, istituito dal Parlamento Italiano in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, il Teatro Stabile di Torino, in collaborazione con il Teatro Regio, presenta il nuovo spettacolo di Moni Ovadia Through roses. Un violinista nel lager di Marc Neikrug e Ah! Odessa, Canzoni della tradizione ebraica della città di Odessa.
Rappresentato a Londra per la prima volta nel 1980, da Through roses sono stati tratti alcuni film ed è stato portato sui palcoscenici dei cinque continenti.
Oggi il pubblico italiano ha l’opportunità di ascoltarne una versione in forma recital-concerto con Moni Ovadia e Pavel Vernikov al violino, accompagnato dall’Ensemble de “I Virtuosi Italiani”, diretti da Danilo Grassi (Flauto Emilio Vallorani, oboe Gianfranco Bortolato, clarinetto Anton Dressler, violino Francesco Senese, viola Fabrizio Merlini, violoncello Francesco Ferrarini, pianoforte Vincenzo Pasquariello, percussioni Biagio Zoli).
Il protagonista, un sopravvissuto allo sterminio, risponde con questo monologo all’urgenza di raccontare a distanza di anni, come in un angosciante sogno ad occhi aperti, l’orrore vissuto all’epoca in cui egli suonava il violino in una di quelle tragiche orchestrine attive nei lager nazisti.
Ai ricordi orrendi, interpuntati talora da frammenti di indelebili, umilianti intimidazioni pronunciate dalle guardie tedesche, si riannoda l’immagine della fanciulla amata, Beatrice, prigioniera nella
sezione femminile del campo, visibile al protagonista solo attraverso la barriera di rose della casa della moglie del comandante del campo di sterminio.
La memoria del violinista dell’orchestrina del lager è simultaneamente musicale e narrante.
Essa ci conduce nel lager con la pìetas del ricordo che solo consente a noi vivi di affacciarci sull’abisso e di ritornare vivi.
La rappresentazione tragica della Shoah – dice Moni Ovadia – ebbe il suo coro: l’orchestrina del KZ. Il piccolo e sgangherato gruppo musicale subì il paradossale destino di essere simultaneamente testimone e vittima. I suoi musicisti furono sottomessi ad un crudele privilegio: fare musica per ‘celebrare’ il dolore e la morte e per il godimento dei becchini. Quell’orchestrina rappresenta per me la condizione umana da cui trae senso il teatro che cerco. La memoria musicale dei campi risuona con un sentimento irrinunciabile e profondo, dei sopravvissuti, mio e di quelli come me, sopravvissuti postumi.
La seconda parte del concerto dal titolo Ah! Odessa, presenta musiche tratte della tradizione di questa mitica città, culla del genio artistico e dell’umorismo ebraico.
Le canzoni e i brani strumentali sono orchestrati per l’Ensemble de “I Virtuosi Italiani”, dal compositore russo Leonid Hoffman che, per l’occasione, ha inoltre composto una fantasia su temi folkloristici russo-ebraici, eseguita unicamente durante questo concerto, e cinque altri arrangiamenti.
GIORNO DELLA MEMORIA
27 Gennaio 2005, ore 20.30.
Teatro Regio – Torino.
Per informazioni:
Tel. 011 – 4423205, 011 – 4422254, 011 – 4422957.
di Stefania Martini