Una domenica felice per la Juve
Aprile 18, 2005 in Sport da Giovanni Rolle
Dopo la grande delusione di Champions, i bianconeri rialzano la testa subito e vivono una domenice felice. La formazione di Capello batte 5-2 il Lecce dell’arcinemico Zeman e festeggia la sconfitta dei rivali del Milan sul campo del Siena.
Al momento dell’ingresso delle due squadre in campo, la curva Scirea accoglie con dei grandi fischi il tecnico boemo, grande accusatore nel processo anti-doping che vede coinvolta la società di corso Galileo Ferraris.
I bianconeri, ancora sotto choc per l’eliminazione subita in Champions League ad opera del Liverpool, vengono colpiti a freddo nei primi minuti dalla sbarazzina formazione pugliese. Dopo un tentativo in apertura di Nedved, con un tiro che si spegne di poco alto sopra la traversa, è il Lecce a non parere intenzionato a subire l’iniziativa degli avversari si rende a sua volta pericoloso dalle parti di Buffon, mettendo a segno la zampata vincente con una giocata di Pinardi che viene ribadita in rete da Vucinic con un’acrobatica conclusione in rovesciata.
La squadra di Zeman, come è nella tradizione del tecnico boemo, gioca a memoria dalla metacampo in avanti, ma concede parecchio agli avversari per quanto riguarda la parte difensiva. Lo si vede chiaramente al 17’, quando su di un lancio dalla metacampo ben quattro giocatori bianconeri vengono a trovarsi a tu per tu con il portiere giallorosso Sicignano, il quale non può evitare di capitolare sulla perentoria conclusione di Appiah, il quale ha tutta la tranquillità per piazzare il colpo del ko. In precedenza c’erano stati altri due tentativi juventini, entrambi ispirati da Ibrahimovic, prima con un passaggio dello svedese non raccolto da Del Piero, quindi con una conclusione personale bloccata a terra da Sicignano.
Il gol dell’1-1 non cambia di una virgola l’atteggiamento della squadra di Zeman, che gioca a testa alta davanti ai più quotati avversari e per poco non ritorna subito in vantaggio con un pericoloso colpo di testa di Diamoutene, che sfiora il palo alla sinistra di Buffon. Le manovre corali della squadra di Zeman spesso mettono in difficoltà i giocatori della retroguardia bianconera, come in azione di una travolgente azione leccese, che Giacomazzi conclude in maniera poco degna con un tiraccio verso la curva Nord.
Il copione del primo gol bianconero si ripete al 34’, questa volta è Ibrahimovic a raccogliere un suggerimento da parte di Camoranesi e a trafiggere inesorabilmente Sicignano.
Un’incursione del leccese Valdes impegna Buffon in una parata a due tempi, ma verso la fine del primo tempo è ancora la Juventus ad andare in gol: questa volta è Nedved a servire l’assist per il raddoppio dello svedese.
La ripresa si apre con il quarto gol bianconero, realizzato da Nedved con un perentorio tiro dal limite dell’area che non lascia scampo al portiere leccese. Nell’intervallo Capello aveva sostituito Del Piero con Zalayeta.
La partita scorre senza tante altre emozioni. Tra le poche cose che si vedono c’è il gol del 5-1 siglato da Ibrahimovic con un grad destro a rientrare. Ma più che per la prodezza dell’attaccante svedese, il pubblico del Delle Alpi si infiamma per la notizia del 2-1 con cui il Siena sta battendo ik Milan, rivale dei bianconeri nella lotta per lo scudetto.
Nel finale il Lecce accorcia il risultato su rigore con Dalla Bona, un gol che non rovina, tuttavia, la festa del pubblico del “Delle Alpi”, che può esultare anche per l’allungo sui rossoneri, rivali degli uomini di Capello nella corsa verso lo scudetto. In attesa del derby d’Italia Juventus-Inter in programma mercoledì prossimo a Torino.
Juventus-Lecce 5-2
di Giovanni Rolle