Tribà, Roy Paci e Afterhours
Giugno 20, 2005 in Spettacoli da Claris
mer 22-giugno – TRIBÀ
A cavallo tra ritmi latini e percussioni dell’Africa Nera,Vito Miccolis guida la band da oltre i confini di “Mamma insegnami a bailar”. E’ esattamente il 1988 quando in un locale torinese, il “Dottor SAX”, specializzato in sonorità provenienti dal sud del mondo, si forma il primo nucleo dei Tribà, capitanato da Vito. Dopo una prima fase concertistica in piccoli clubs, teatri, centri sociali e festival busker, dove i Tribà propongono una singolare performance di percussioni e danza, la band inizia ad inserire nel proprio sound e nell’organico alcuni strumenti armonici come chitarra e tastiera e nasce il nucleo che porterà il gruppo a comporre le prime canzoni.
Nel 1995 nasce il primo lavoro discografico dei Tribà, interamente autoprodotto ed autodistribuito, dal titolo “distanze”. L’attuale produzione musicale riflette la variegata situazione artistica dei vari elementi del gruppo: le solide basi percussive di derivazione africana e cubana dei TRIBÀ, si innestano su ritmiche dance e big beat con diramazioni latin, afro-funk e lounge, dando luogo a canzoni, brani strumentali e percussivi.
Nel 2001 nasce “ritmo kriminal”, il secondo lavoro della band, licenziato dalla “Target”, una piccola etichetta indipendente milanese, e distribuito dalla “Sony”. Questo ultimo lavoro porta maggiore visibilità alla band, anche grazie al secondo singolo “mama insegnami a ballar”, omaggio dei Tribà alle orchestre degli anni ’50 e ’60, custodi della vera tradizione culturale della musica da ballo. Purtroppo questo brano, molto importante per la band, crea in molti l’equivoco di paragonare i Tribà ad un semplice fenomeno musicale estivo, ma chi ha vissuto anche un solo concerto del gruppo o ne conosce la discografia sa che questa realtà non gli appartiene.
A “mama insegnami a ballar” sono seguiti i singoli “sul bordo” e “io sono il re”, un brano in polemica con i potenti della terra e con l’attuale governo italiano.
Oltre all’impegno sociale sull’integrazione razziale e sulle leggi governative, che regolano l’ingresso degli stranieri sul suolo italiano (vedi il brano “sans papiers”), i Tribà si dimostrano particolarmente sensibili alle tematiche pacifiste, criticando apertamente la straprepotenza anglo-americana, ribadendo un secco NO ad ogni tipo di conflitto militare.
Attualmente la band sta proponendo il suo terzo lavoro discografico, “camminando”, in distribuzione da giugno 2003. L’intento è di avvicinare la gente al sound, con la speranza che le sonorità afro-latine non vengano accostate esclusivamente allo stereotipo dei balli di gruppo (trenini, tette, culi e palme). La musica latina non è questo!!!
gio 23-giugno – ROY PACI+ARETUSKA
Una miscela esplosiva di calore siciliano, ritmi meticci, musica di protesta e suono giamaicano: i «picciotti» sono diventati grandi. Roy Paci nasce nel 1969 in Sicilia e già a 10 anni suona la tromba nella banda comunale della sua città, Augusta. A 12 anni è gia bravissimo e suona con alcune band di jazz tradizionale (Hot Jazz Orchestra, New Royal Big Band etc). Nel 1986 incontra Stefano Maltese, compositore e sassofonista e con il sestetto “As Sigilli” partecipa a numerosi festival nazionali e internazionali.
Nel 1990 si trasferisce in sudamerica cove suona con la Big Band di stato argentina; suona nelle isole Canarie e in Senegal e torna in Italia. Qui riprende il sodalizio artistico con Maltese e il duo si esibisce in 100 date in tutta Italia. Organizza insieme ai Mau Mau il mega evento Radio Trance in cui vengono coinvolti gli Ohmega Tribe di Bologna (elettronica), il tablista indiano Indar Matharu, membro dei Fundamental, e i Gnawa Sidi Mimoun di Casablanca. Roy realizza mille progetti: con il contrabbassista Fred Casadei forma il duo Hajjaj, di sola improvvisazione, con il quale sonorizza dal vivo film muti e B-movie (tra gli altri, “Tetsuo” del giapponese Sukamoto); con il quartetto Taranta miscela il jazz sperimentale con i suoni balcanici. Le registrazioni in studio si moltiplicano: chiamato in qualità di trombettista e arrangiatore partecipa a diverse produzioni con Africa Unite (reggae), Fratelli di Soledad (ska), Lou Dalfin (etno).Anche la lista delle collaborazioni artistiche è lunghissima.
Nel 1998 Roy Paci fonda il quartetto Zu e pubblica “Bromo”, illuminante esemplificazione di avanguardia e jazz-core; nel 1999 il secondo lavoro “The Dark Side of the Chadbourne” vede la collaborazione fra il quartetto e il chitarrista americano Eugene Chadbourne. Nel 2000 nasce il trio “Trionacria” con Gianni Gebbia e Francesco Cusa; nel frattempo Roy prosegue le collaborazioni con molti artisti come Jaap Blonk, Michael Moore, Gert Jan Bloom, Eric Mingus, Antonio Moncada,Teresa De Sio, Giorgio Conte, 99 Posse, Mau Mau. Nel 2001 con gli Aretuska pubblica l’album “Baciamo le mani” che miscela sapientemente rock’n’steady, ska, soul, funky e melodie mediterranee e che vede la collaborazione alle voci di Bunna degli Africa Unite, Dani dei Macaco e l’inconfondibile Meg dei 99 Posse. Nel 2003 pubblica, con gli Aretuska, l’album “Tuttapposto”.
ven 24-giugno – AFTERHOURS
Tutti pronti per le Ballate per le piccole iene? Sì? Ok, allora venerdì tutti a Collegno per un tutto esaurito quasi certo, fuochi di San Giovanni a parte.
L’album ‘Ballate per piccole iene’ è l’ultima fatica degli Afterhours… la cui storia inizia nel 1990, con l’album d’esordio, During Christine’s Sleep che lascia gia’ intendere il talento rock del gruppo milanese. Grazie all’influente rivista americana “Alternative Press” che lo segnala come disco del mese, gli Afterhours vengono invitati a rappresentare l’Italia al New Music Seminar di New York.
Nel 1995 il gruppo pubblica un nuovo album, Germi, il primo interamente cantato in lingua italiana. L’album contiene i semi della filosofia Afterhours: melodia e rumore, cut-up nei testi, sperimentazione pop ed ironia. L’estratto Dentro Marilyn e’ stato reinterpretato dalla straordinaria voce di Mina, la quale lo ha intitolato Tre Volte Dentro Me.
Nel corso del 1997 gli Afterhours firmano un contratto discografico con la Mescal e registrano l’album Hai Paura del Buio?, 19 canzoni nelle quali sviluppano completamente il teorema “After”: marchiare con la loro personalita’ ed il loro suono la ballata rock come l’urlo hard-core, la sperimentazione su 4 piste e l’HI-FI piu’ evoluto. La produzione artistica di Manuel Agnelli, cantante e chitarrista del gruppo (che, ricordiamo, ha prodotto i primi due album di Cristina Dona’, e gli esordi di Pitch e Scisma), si spinge alla ricerca di interpretazioni sonore poco convenzionali nel pop, senza i complessi di inferiorita’ che tanto ossessionano gli addetti ai lavori della penisola, facendo largo uso di ironia dissacrante.
I successi continuano nel 1998, quando partecipano per la prima volta al grande concerto del primo maggio in Piazza San Giovanni a Roma, dove riscuotono un grande successo tra i 600.000 del pubblico presente; con il trascorrere degli anni, vi torneranno altre quattro volte (l’ultima nel 2004).Nel ‘9 quando esce Non e’ per sempre; e nel 2001 quando vede la luce ‘Siam tre piccoli porcellin’, album live della band contenente l’inedito La Sinfonia dei topi.
Il 5 aprile 2002 viene pubblicato Quello che non c’e’, piazzatosi clamorosamente e in pochi giorni, alla quarta posizione della classifica ufficiale di vendita. Ancora un riconoscimento dall’Italian Music Awards (2002): gli Afterhours vengono premiati per il miglior testo italiano, riferito a Quello che non c’e’. Tornano alla Triennale di Milano, per il concerto di presentazione dell’EP La gente sta male.
Gli Afterhours, praticamente senza sosta continuano a suonare in giro per l’Italia realizzando una media di sold out a dir poco impressionanti.
TRIBÀ
A cavallo tra ritmi latini e percussioni dell’Africa Nera,Vito Miccolis guida la band da oltre i confini di “Mam
ma insegnami a bailar”.
INGRESSO 5 €
After show: Dj Diba + guest
ROY PACI+ARETUSKA
Una miscela esplosiva di calore siciliano, ritmi meticci, musica di protesta e suono giamaicano: i «picciotti» sono diventati grandi.
INGRESSO 5 €
AFTERHOURS
Dopo l’ingresso al vertice della classifica, Manuel Agnelli e i suoi sono al massimo della forma.
INGRESSO 5 €
di Claris