Centomila gavette…
Agosto 22, 2005 in il Traspiratore da Redazione
Quando papà mi leggeva questo fantastico capolavoro.
Alpini in guerra, eroi massacrati sul Don in Russia.
Forse non morivano per mano del nemico,
Ma di freddo, di stenti, con pochi stracci ingombranti,
E con scarponi che sembravano di cartone prima, e
Di carta igienica dopo.
Alcuni con ancora foglio e matite in mano,
Righe tremanti, sogni, promesse ormai svanite
Fra il fango ed il rancio, messaggi alle mamme,
Ai figli, alle fidanzate.
Messaggi di ghiaccio, su ghiacciai ancora da
Conquistare e da piantare lo scolorito tricolore.
Questo ghiaccio, che stranamente può uccidere,
Stranamente può salvare, o conservare, ibernare.
Ridare alla luce secoli di storia, di vita e
Usanze, tradizioni di popoli erranti, nomadi
Con la loro cultura e la loro vita.
Avete mai immaginato un ghiaccio perenne sciogliersi?!
È come vedere una vita spegnersi.
È come vedere un gigante accasciarsi.
Se le previsioni future, di esperti mondiali
Sono veritiere e certe la vita stessa si sta
Spegnendo si sta consumando.
Io tifo per il freddo.
Io tifo per le calotte artiche, per gli orsi polari
Per la tundra, per le nevi immacolate.
Tifo per le botte in testa mentre giocavo da
Piccolo, dove mamma mi teneva la borsa del ghiaccio
Per farti passare i lividi gli ematomi, e poi baciarti.
Che caldo afoso, oggi non si respira.
Signore…
Signore, ha chiesto un caffè!
Sì…
No anzi, mi porti acqua e menta con due
Cubetti di ghiaccio.
di D. Giuliani