ORCHESTRE DES CHAMPS ELISEES all’Auditorium del Lingotto

Dicembre 5, 2005 in Spettacoli da Marcella Trapani

Brahms

  • L’Orchestre des Champs-Elysées si è consacrata al repertorio classico e romantico su strumenti d’epoca fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1991 per l’iniziativa congiunta di A. Durel, direttore del Théâtre des Champs-Elysées, e di P. Herreweghe che la dirige anche in questa occasione. Al Lingotto il 6 dicembre eseguirà il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 77 e la Sinfonia n. 3 in fa maggiore op. 90, entrambi di J. Brahms (1833-1897). Il violinista solista che suonerà con l’Orchestre è T. Zehetmair.
  • Il maestro P. Herreweghe è il fondatore e direttore artistico della Chapelle Royale, oltre che dell’Orchestre. E’ nato a Gand dove ha studiato pianoforte nel locale Conservatorio, prima di proseguire gli studi di medicina e psichiatria e laurearsi nel 1975. Durante il periodo universitario ha fondato il Collegium Vocale, attirando l’attenzione di N. Harnoncourt e G. Leonhardt e ottenendo il loro invito a prendere parte alle loro incisioni dell’integrale delle Cantate di Bach.

    La Chapelle Royale, inizialmente dedita in modo particolare al repertorio barocco, ora collabora spesso con il Collegium Vocale e l’Orchestre des Champs-Elysées per incisioni discografiche e tournées. In pochi anni l’Orchestre des Champs-Elysées, ensemble di strumenti d’epoca, si è guadagnata un’eccellente reputazione per il suo fresco approccio al repertorio sinfonico del XX secolo.

  • Violinista e direttore tra i più significativi della propria generazione, T. Zehetmair è ospite come solista delle orchestre di Chicago, Boston, Philadelphia, Cleveland, dei Berliner e dei Wiener Philarmoniker, del Concertgebouw di Amsterdam e del Gewandhaus di Lipsia. Oltre all’attività solistica, Zehetmair si dedica alla musica da camera con insigni colleghi e con il Quartetto Zehetmair, nato nel 1994, con cui ha inciso le opere di Hartmann, Bartok e Schumann. Ha inciso gran parte del repertorio violinistico. In particolare, i suoi concerti per violino di Szymanowski con la City of Birmingham Symphony Orchestra e S. Ratte, hanno vinto un Grammy Award nel 1997.
  • P. Herrweghe ha indagato profondamente la produzione musicale di Brahms, rendendone noti gli aspetti meno consueti e liberandola dalla patina tradizionale ottocentesca che dava alla sua musica una fama di noia e convenzionalità sicuramente non meritata. Nella sua interpretazione del musicista fiammingo, Herreweghe mette in luce l’antica tradizione polifonica e l’abitudine al canto che pure caratterizzano la musica di Brahms. Il Concerto per violino e orchestra rappresenta per Brahms il tentativo di fondere lo spirito della sinfonia con il virtuosismo ottocentesco. Considerato come una delle sue composizioni più riuscite, il Concerto fu scritto nell’estate del 1878; la prima esecuzione pubblica ebbe luogo a Lipsia il 1°gennaio 1879, con solista J. Joachim, che ne era il dedicatario, e l’Orchestra del Gewandhaus diretta dallo stesso Brahms. Il concerto fu accolto piuttosto freddamente dal pubblico, almeno inizialmente, in quanto apparve agli ascoltatori dell’epoca piuttosto “difficile”. Questo non solo per l’ampiezza della sua concezione, ma anche a causa del suo linguaggio piuttosto severo, in cui la tradizionale contrapposizione tra solista e orchestra, tutta dominata dal virtuosismo del primo, è messa da parte a favore di un’integrazione equilibrata tra solista e ensemble strumentale.
  • Quanto alle Sinfonie di Brahms, delle quali al Lingotto ascolteremo la n. 3, va detto che il musicista giunse a questo tipo di composizione dopo un lungo apprendistato, un tirocinio formale molto meticoloso, quando ormai la forma sinfonica era in piena crisi e non era più concepita come un organismo compatto del linguaggio musicale. Egli tentò di rivitalizzare la sinfonia esplorandone i limiti e le capacità, sintomo delle inquietudini della sua epoca.

    Secondo le parole del critico S. Catucci,

    “Le Sinfonie di Brahms concepiscono la musica come una forma di pensiero, sono un tentativo di riflettere sui sentimenti e sul linguaggio del presente collocandosi all’interno di una tradizione ancora capace di produrre esperienza, ma non fissata in una formula dottrinaria, perché aperta alle avventure della riflessione critica”.

    Siti internet:

    www.orchestredeschampselysees.com

    www.lingotto musica.it

    Biglietteria:

    Via Nizza 280/41- TORINO

    Tel. 011 6313721

    Orari:

    3,5 e 6 dicembre h 14,30-19,00

    Posti numerati: da euro 21 a euro 46. Ingressi non numerati un’ora prima del concerto, solo se disponibili: euro 25.

    Ingressi giovani un’ora prima del concerto: euro 13.

    di Marcella Trapani