Bere il territorio
Dicembre 15, 2005 in Enogastronomia da Stefano Mola
Di vino si parla molto. Non direi che se ne parla troppo. Ma quando le parole si affastellano, c’è la necessità di scegliere. Non solo, c’è anche il rischio che diventino rumore di fondo, quello di cui ci si accorge solo quando smette. In queste situazioni è sempre bene cercare di raccogliersi, trovare il proprio spazio di riflessione, e arrivare infine nel silenzio alle proprie parole. Per capire che cosa veramente pensiamo noi del vino.
In questi casi, la cosa migliore è sempre cercare di fissare le cose sulla carta. Solo se riusciamo a padroneggiare così bene il nostro pensiero da organizzarlo in una sequenza degna di essere scritta, possiamo essere sicuri di averlo fatto veramente nostro.
Come diciamo sempre, i concorsi sono delle occasioni per confrontarsi con la parola. Ora, se avete tra i 18 e i 30 anni e avete voglia di mettere giù, in forma libera, il vostro rapporto con il vino e con tutto quello che ci ha a che fare, (cultura, società, ambiente che gli sono attorno), ebbene, per voi Go Wine ha bandito la quinta edizione del concorso Bere il territorio. La lunghezza del testo deve essere compresa tra le due e le cinque cartelle.
È un’iniziativa culturale che vuole contribuire a far crescere la cultura del consumo dei vini di qualità, guardando ad un consumatore sempre più consapevole sia nelle scelte, sia nell’attribuire il giusto valore e significato ad una bottiglia di vino.
Due sezioni speciali sono riservate agli studenti degli istituti alberghieri e degli istituti agrari. Un premio speciale è patrocinato dal Cervim e verrà attribuito a chi meglio avrà trattato il tema della viticoltura di montagna o praticata in condizioni orografiche difficili.
I testi dovranno pervenire entro il 10 febbraio 2006 presso la sede nazionale di Go Wine in Alba. Cerimonia di premiazione: sabato 1 aprile presso il Teatro Sociale di Alba.
Premi:
Collaborano all’iniziativa il Cervim (Centro Ricerche Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana) e l’Associazione Udirtà (Unione per la difesa della Ristorazione di qualità). Sostengono il progetto culturale la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, l’azienda Fimer (macchine enologiche) ed un Comitato di 18 fra aziende e realtà vinicole italiane. Tra queste le piemontesi Dezzani (Coccolato, At) Distilleria Montanaro (Alba), Distilleria Sibona (Piobesi d’Alba), Fontanafredda (Serralunga d’Alba), Gianni Gagliardo (La Morra) Pira Gianmatteo (Monforte d’Alba), Poderi Luigi Einaudi (Dogliani), Vietti (Castiglione Falletto), a testimonianza di un radicato e crescente interesse delle aziende nei confronti della diffusione della cultura del consumo cosciente del vino tra i giovani.
Gli elaborati vincitori verranno scelti dalla Giuria composta da:
Magda Antonioli Corigliano (Università Bocconi, Milano), Giorgio Barberi Squarotti (Università degli Studi, Torino), Gianluigi Beccaria (Presidente dell’Associazione Storici della Lingua Italiana), Gigi Brozzoni (Direttore Seminario Veronelli), Vanni Cornero (giornalista de La Stampa), Alessandro Ghini (Casa Editrice Le Monnier, Firenze), Paolo Marchi (giornalista de Il Giornale), Luigi Moio (Docente di Enologia – Università degli Studi, Foggia), Giacomo Oddero (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo), Anna Schneider (Università degli Studi, Torino), François Stevenin (Presidente Cervim), Massimo Corrado (Associazione Go Wine), Massimo Zanichelli (giornalista); segreteria del premio: Valter Boggione (Università degli Studi, Torino) e Bruno Quaranta (giornalista de La Stampa – Tuttolibri).
Per informazioni:
Associazione Go Wine
Piazza Risorgimento, 5
12051 Alba (CN)
Tel. 0173 364631
Fax 0173 361147
www.gowinet.it
[email protected]
di Stefano Mola