Riapre l’Auditorium RAI
Dicembre 17, 2005 in Spettacoli da Stefano Mola
A SORT OF HOMECOMING
Mercoledì 14 dicembre, via Rossini. Passiamo oltre il Gobetti: sulla sinistra, qualcuno lavora per pulire una facciata. Sono gli ultimi ritocchi di un percorso durato anni: poco dopo salite le scale, entrati nelle sale di rappresentanza dell’Auditorium RAI di Piazza Rossaro, in una conferenza stampa da tutto esaurito, l’annuncio da tempo atteso. L’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI torna finalmente a casa. Anzi, come ci dirà di lì a poco il direttore artistico Daniele Spini l’Orchestra ha già iniziato a provare nella sala ristrutturata negli anni 50 dagli architetti Carlo Mollino e Aldo Morbelli.
L’intervento ora terminato, pur nel massimo possibile rispetto dell’opera di Mollino e Morbelli, è stato radicale. Sono stati risolti i problemi di acustica, affidandone la progettazione alla Müller BBM GmbH di Monaco; è stata ampliata e rivista la sistemazione dell’orchestra e del coro; la capienza è stata portata a 1509 posti (quasi duecento in più).
L’Auditorium verrà restituito anche al pubblico dal 19 al 22 Gennaio. Quale scelta migliore per il concerto di inaugurazione di una sinfonia intitolata Resurrezione? Saranno dunque le note dell’amico Mahler, quelle della Sinfonia n°2 in do minore, le prime che potremo ascoltare. Sul podio, il direttore principale, Rafael Frübeck de Burgos. Soliste: Elisabeth Norberg-Schultz (soprano) e Sara Mingardo (contralto). Tre le esecuzioni: il 19 ad inviti, il 20 e il 21 per gli abbonati e il pubblico. Poi, domenica 22 una giornata porte aperte: sette concerti gratuiti lungo tutto l’arco della giornata.
Come ha sottolineato Fiorenzo Alfieri, assessore alla cultura del Comune di Torino, un segnale molto importante per la città e per il futuro stesso dell’Orchestra. Se la RAI ha deciso di investire nel restauro dell’Auditorium (un impegno economico non trascurabile), significa che le voci inquietanti sul trasferimento altrove dell’Orchestra sono, per l’appunto solo delle voci. Ma Torino, oltre alla sindrome della fuga (ci portano via tutto) deve anche dare dei segnali, dimostrare che l’Orchestra per la città è una valore. Ecco quindi la terza edizione di…
RAI NUOVAMUSICA 2006
…iniziativa per l’appunto finanziata da Comune, Provincia a Regione (oltre ad Alfieri era infatti anche presenti Gianni Oliva per la Regione e Walter Giuliano per la Provincia). Che cos’è RAI NuovaMusica? Una serie di sette concerti, gratuiti, dedicati alla musica classica contemporanea. Un’occasione per offrire al pubblico l’opportunità di avvicinarsi a nuove modalità espressive, in una scelta ampia che copre opere sia di grandi nomi (Stockhausen, Boulez, Sciarrino, Dutilleux,…) sia di giovani (Malavasi e Trevisi sono nati rispettivamente nel 1976 e nel 1974).
Un’iniziativa che ha ricevuto nel 2005 il Premio Abbiati, conferito dalla critica per la migliore manifestazione musicale. I concerti si terranno tra il 10 e il 31 Marzo 2006.
Ovviamente, ne riparleremo.
di Stefano Mola