Juve, infortunio per Kovac
Dicembre 30, 2005 in Sport da Roberto Grossi
TORINO – Il secondo giorno di lavoro post-natalizio è risultato fatale a Robert Kovac. Il difensore croato si è infatti procurato una distorsione al ginocchio sinistro durante il riscaldamento ed è stato costretto a tornare a casa accompagnato dalla scomoda presenza di un tutore alla gamba: gli esami dei prossimi giorni stabiliranno la durata dello stop. Ad eccezione di Emerson e Giannichedda – rientreranno il 2 gennaio – l’intera rosa era ieri a disposizione di Capello. La partitella finale è stata impreziosita, nel bene e nel male, dalle giocate di Ibrahimovic. Lo slavo è capace di colpi di genio – una delizia gli assist e i colpi di tacco – ma anche di interventi-killer, come un entrata da dietro su Blasi per fortuna senza conseguenze.
Ancora in stand-by invece Gigi Buffon: il numero uno non ha disputato il match in famiglia e si è limitato ad eseguire gli esercizi diretti da Franco Tancredi. A questo punto salgono le quotazioni di Abbiati per la trasferta di Palermo ma ad impennarsi sono anche le eccentricità di altri componenti il gruppo bianconero. Due su tutti: Del Piero e Vieira, i quali fanno a gara per arrivare alla Sisport con le automobili più ‘originali’. Il numero dieci pare aver iniziato la battaglia per conquistarsi un posto in squadra visto che si è presentato all’allenamento con un impressionante ‘Hummer’ – una Suv mastodontica nata dalle esigenze dell’esercito americano durante la guerra del Golfo – di colore nero targato Milano che ha destato la curiosità di tutti i tifosi presenti. L’ex-giocatore dell’Arsenal ha invece risposto a Pinturicchio con una Austin Martin che sembra uscita da un film di James Bond. Il bolide da 007 ha messo a dura prova i ragazzi della ‘Security’ che presiedono l’ingresso di corso Unione Sovietica, visto che Vieira – non essendo l’auto del gruppo Fiat – aveva lasciato loro le chiavi per parcheggiare il gioiello fuori dalla Sisport e i comandi parevano veramente ‘segreti’. Ad ogni buon conto Capello non si lascia impressionare da niente e continuerà con le sue scelte, tra cui quella di non rispondere alle voci che lo danno in partenza.
A presentarsi in sala stampa ci ha pensato Fabio Cannavaro, che ha ripercorso l’anno più bello della sua carriera: Ho finalmente vinto uno scudetto – ha dichiarato il napoletano – senza saltare neanche una partita. Dopo due anni problematici ci voleva una soddisfazione così, senza contare le poche ammonizioni e la Nazionale. La Juve poi è stata in testa tutto l’anno e siamo partiti forte anche in questa stagione, grazie ai nuovi arrivi e alla mancanza dei preliminari di Champions. L’unico neo è stata l’eliminazione europea: 20 minuti di black-out a Liverpool sono costati cari.
Si continua con gli Oscar consegnati dal Cannavaro-pensiero: Il giocatore che mi ha impressionato di più è stato Ibrahimovic, talento straordinario che cerca sempre le giocate ad effetto: lui va lasciato libero di inventare, basta che azzecchi un ‘numero’ su dieci e ti risolve la partita. Ma il più forte resta Ronaldo: quando ci giochi contro ti domandi se sia un essere normale e non puoi fare altro che pregare per fermarlo. Il brasiliano è incredibile, ha qualcosa in più di tutti, anche di Ibra e Ronaldinho.
La conclusione è un augurio per il nuovo anno: Le voci su Capello non ci disturbano, ai mondiali penserò più avanti e in campionato proveremo a stare davanti a Inter, Milan e Fiorentina che le reputo alla pari. Ma l’obiettivo principale è la Champions: il sogno di tutti i tifosi juventini ancora scottati dalla sconfitta di Manchester. Ci proveremo, siamo consci della nostra forza ma nel calcio basta un niente per rovinare tutto: vedi i 20 minuti giocati a Liverpool….
di Roberto Grossi