Città Perfetta
Gennaio 19, 2006 in Libri da Redazione
Titolo: | Città Perfetta |
Autore: | Guglielmo Pispisa |
Casa editrice: | Einaudi Editore |
Prezzo: | € 15,50 |
Pagine: | 380 |
Guglielmo Pispisa, dopo lo scoppiettante esordio con Multiplo (Corso Bacchilega Editore), stupisce ancora, avventurandosi nel genere fantascientifico, con il romanzo Città Perfetta (Einaudi). Al di là dell’apparente ritratto generazionale di sei trentenni nerd coinvolti nella subdola rivoluzione improntata al marketing della Morgan Company, Città Perfetta si presenta come un romanzo tagliente e maturo di uno scrittore vicino per stile e tematiche a autori del calibro di William Gibson e David Mitchell.
È la storia di un progetto eugenetico, la Città Perfetta, che coinvolge nelle sue spire le vicende della Simpliciter, web company rifugio per informatici disadattati, affetti dalle più svariate tipologie psicotiche. Giona, Conte, Max, Marianna, Bella e Chiara: vite differenti, accomunate dalla maniacale passione per il computer e da schizoidi episodi esistenziali, metafore del senso di estraneità alla società contemporanea. I ragazzi della Simpliciter combattono una rivoluzione silenziosa attraverso le ISI, Icone Sociali Informatiche. La più riuscita fra queste “bufale informatiche” è il messianico Darryl Domino che, prendendo in prestito il nome del cantante dei Rasberry of God, gruppo australiano, cattura attraverso incursioni catodiche, l’attenzione di migliaia di fans, ragazzi allo sbando, ipnotizzati da semplici messaggi esistenziali nel vuoto di una società esistente solo attraverso sistemi economici e comunicativi. Le vicende dei ragazzi della Simpliciter si intrecciano con i loschi piani di Lorenzo Morgan, magnate della Morgan Company, che aspira a fagocitare l’ipnotica icona Darryl Domino per veicolare messaggi promozionali della Città Perfetta.
In una struttura narrativa ben articolata, matura nella sua proposizione, Pispisa lascia filtrare il concetto del copyleft e della silenziosa guerriglia informativa fatta attraverso l’arma della controinformazione, ribadendo la sua appartenenza a quella branca della controcultura che così bene l’ha promosso, ossia IQuindici e, per estensione, i Wu Ming.
Un romanzo magnetico e ipnotico, che strega il lettore sin dalle prime pagine. Un libro che dovrebbe abitare quante più esistenze possibili. Un messaggio da conservare per meglio orientarsi nel caos della contemporaneità.
Per saperne di più:
COPYLEFT
http://www.wumingfoundation.com/italiano/outtakes/copyleft_booklet.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft
WU MING
http://www.wumingfoundation.it/
IQUINDICI
http://www.iquindici.org/news.php
di Stefania Leo