Il vuoto, tra l’altro

Gennaio 10, 2008 in Libri da Claris

Titolo: Il vuoto, tra l’altro
Autore: Simona Margarino
Casa editrice: Edizioni Blu di Prussia
Prezzo: € 10,84
Pagine: 120

Il vuoto, tra lIn copertina ti accolgono, inquiete e un po’ strambe, le figure di “Re e Regina” di Moore e le vedi cercare con lo sguardo ed osservare davanti a loro qualcosa che, a prima vista, sembra non esserci: il vuoto! Che vuoto non è, anzi, è lo spazio che nella frenetica vita d’oggi non riusciamo a ritagliarci, o forse non vogliamo, timorosi di non sapere cosa fare. Ed invece sarebbero i momenti per pensare e riflettere in maniera più calma (e per questo non meno obiettiva), più distaccata, su avvenimenti ed episodi, con favorevoli probabilità di cogliere le tante e sottili ironie e contraddizioni di cui le nostre giornate sono così sature da non riuscire quasi a percepirle!

Leggendo i sette piacevolissimi racconti de “Il vuoto, tra l’altro” si rimane sorpresi dalla satira dolce, mai beffarda, con cui Simona Margarino descrive la varia umanità dei suoi personaggi… Figure un po’ particolari, il caporedattore, il globetrotter, lo scrittore di successo, il generale dell’esercito, il killer, il medico di famiglia, non certo le solite macchiette (politici o conduttori televisivi) ormai bersagli abusati delle quotidiane parodie. Gradevole poi il modo in cui i difetti di tali soggetti vengono sbirciati: le loro sono debolezze comuni (meschinità, impaccio, misoginia, stanchezza, superbia…), tipiche dell’uomo della strada, forse anche nostre… E’ un modo lieve per consolarci (o preoccuparci…), per non farci mai desistere dal dire la nostra.

“Le sue labbra bagnate di miele presero una curva incantata, laddove il corpo rinsecchito si accoccolava al pozzo, cercando la posizione migliore per proseguire. L’unica ragione per cui avrebbe potuto tacere era quel corpo martoriato che nulla c’entrava col respiro che aveva ancora una via d’uscita, qualunque fosse la cosa da dichiarare.”

Il linguaggio di questo volume, dai nomi dei personaggi ai secchi botta e risposta, alle atmosfere ammalianti, ci trasporta con raffinatezza nel mondo delle fiabe, salvo poi svegliarci con svolte improvvise di trama e finali inaspettati. Il tutto condito con una terminologia assolutamente ricca di riferimenti culturali variegati che per nulla compromette la scorrevolezza dei testi. Una fantasia veemente quella di Simona, che ci fa viaggiare (e lei ama molto farlo, anche realmente…) di luogo in luogo, di tempo in tempo, di idioma in idioma, alla scoperta delle tante sfaccettature di mondi che vorremmo andare a visitare immaginandoli lontani ed invece, forse, li abbiamo accanto!

Un libro, insomma, che scorre veloce e delicato, mentre stiamo già aspettando il prossimo…

  • Un nuovo lavoro di Simona Margarino: “Ribes piccante”

    a cura di Cinzia Modena

    Verso la fine del 2007 Simona Margarino ci ha regalato un nuovo lavoro tutto da gustare lentamente ed intensamente!

    Nell’allegria di un funerale con baci e mazurke, un uomo si scopre capitano di un traghetto addestrato a fare solo quattro passi su un canale più corto del tubo di scarico del suo bagno. In un mondo a chilometri di distanza Carmen sposa un eroe della guerriglia fatta di esplosivo, di sesso, di cubetti di lacrime. Come regalo di matrimonio: un diario giallo in cui comporre la vita. Almeno fino a quando non finisce a guadagnarsi da vivere scrivendo canzoni al sapore di ribes piccante. Due destini in una storia da marinaio.

    Riportato da: Libreria Universitaria

    A presto la recensione su queste pagine!

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    di Claris