Al via la Tirreno-Adriatico
Marzo 7, 2006 in Sport da Federico Danesi
Al Giro d’Italia mancano ancora due mesi, ma la Tirreno-Adriatico ne è il degno antipasto. Dei protagonisti attesi mancheranno soltanto Cunego e Simoni, che per prepararsi hanno scelto due strade differenti. Per il resto tutti qui, nella corsa a tappe più classica d’inizio stagione che prenderà il via da Tivoli. Basso, Di Luca, Savoldeli, a rinnovare i duello già visto un anno fa. Bettini a guidare la pattuglia dei cacciatori di tappe, della quale fanno parte anche nomi noti quali Rebellin, Ballan, Sella, Mazzanti, Bertagnolli e Pozzato, oltre al rinato Astarloa. E, sfida nella sfida, il duello tra sprinter, con Alessandro Petacchi a rifinire la preparazione in vista della prossima Milano-Sanremo contro rivali vecchi e nuovi, da McEwen Freire a Bennati, Grillo e Corioni. Al suo fianco Zabel, che lo ha aiutato a vincere lunedì scorso il Giro della Provincia di Lucca e altrettanto dovrà fare a Sanremo, ma al quale già da oggi il campione spezzino proverà restituire il favore.
Rispetto alle passate edizioni, quella che scatta in Lazio è una Tirreno-Adriatico molto meno scontata. Nel 2005 vinse Freire di stretta misura su Petacchi, ma quest’anno i giochi sono molto più aperti e chiamano gli uomini d’attacco. Già nella prima tappa, da Tivoli a Tivoli per 167 chilometri, è previsto un arrivo in salita, con gli ultimi 4.000 metri che presentano pendenze vicine al 7%. Più agevole la seconda frazione, che si chiuderà con il circuito finale di Frascati adatto allo sprint di gruppo, ma venerdì l’arrivo con lo strappo finale di Paglieta è perfetto per i colpi di mano. Ben lo conosce Paolo Bettini, che qui vinse sia nel 1999 che nel 2004.
Sabato a Civitanova Marche spazio nuovamente agli sprinter, ma domenica la crono vallonata di Servigliano servirà a delineare meglio la classifica. E’ stato il suo inserimento uno dei motivi che hanno spinto Ivan Basso a inserirla nel suo programma di questo inizio stagione, perché potrà testare suoi ulteriori progressi nella prova contro il tempo.
La tappa più dura è decisamente lunedì 13, con il traguardo posto a San Giacomo (Monti della Laga), là dove al Giro d’Italia 2002 vinse una scalatore puro come Perez Cuapio. Prima ascesa difficile ad Imposte, quota 1073, poi rapida discesa e infine la scalata ai 1105 metri del traguardo. Infine, martedì prossimo, consueta passerella conclusiva a San Benedetto del Tronto con circuito finale e spazio agli uomini da volata.
di Federico Danesi