La sfida del curling
Marzo 18, 2006 in Sport da Redazione
Nel giorno della finale paralimpica in cui, per la medaglia d’oro, si sfidano a Pinerolo Gran Bretagna e Canada, scopriamo questo sport ‘scozzese’.
Il curling è uno sport di squadra simile alle bocce ma giocato sul ghiaccio con delle pesanti pietre di granito levigato. Tale sport è diffuso particolarmente in Gran Bretagna, in Scandinavia, nel Canada e negli Stati Uniti d’America. Viene giocato da due squadre di quattro componenti ciascuna ed i giocatori sono definiti a seconda dell’ordine di lancio.
Sul ghiaccio del campo di curling, circa alle due estremità, sono disegnati due bersagli detti house (case).
Impugnando saldamente la stone per il manico il lead (primo giocatore del team) effettua il tiro. Lo scopo è di bocciare le stones avversarie e di posizionare le proprie al centro della House (casa).
I giocatori che effettuano lo sweeping, spazzolamento, cercano di indirizzare la stone verso il punto indicato dal capo squadra scaldando il ghiaccio immediatamente davanti allo stone in movimento con degli spazzoloni detti broom.
Spazzolando con forza il ghiaccio si provoca un momentaneo scioglimento di una parte del ghiaccio, così si ha una diminuzione dell’attrito e pertanto una diminuzione della decelerazione della stone, mentre la traiettoria della pietra diventa più rettilinea.
La stone è una roccia di granito scozzese tonda (circonferenza di 30 cm, altezza 11,4 cm) e del peso approssimativo di 20 kg.
Generalmente l’invenzione di questo gioco viene fatta risalire al XVI secolo in Scozia. Il curling è divenuto sport olimpico nel 1924 ai giochi olimpici invernali di Chamonix e la disciplina rimase olimpica fino a Lake Placid nel 1932, per 50 anni non venne più praticata a livello olimpico, fino alla XVIII Olimpiade Invernale, svoltasi nel 1998 a Nagano.
In Italia la pratica del curling si diffuse a Cortina d’Ampezzo e pian piano ha trovato nuovi appassionati soprattutto nelle regioni dell’arco alpino, mentre la nazionale italiana ha esordito ufficialmente nelle olimpiadi invernali con l’edizione di Torino 2006.
In questi giorni si stanno disputando a Pinerolo le gare di curling delle paralimpiadi: le regole del gioco sono le stesse con l’integrazione di alcune specifiche infatti la partita è di sei tempi anziché dieci, non è ammesso lo sweeping e le squadre devono essere miste.
I primi campionati mondiali di curling in carrozzina si svolsero nel 2002 a Sursee in Svizzera. Il curling in carrozzina è stato inserito nel programma dei Giochi Paraolimpici a partire dai IX Giochi Paralimpici invernali di Torino del 2006.
La parola “paraolimpiade” deriva dal greco “para” che significa parallelo e olimpiade.
Tale evento è nato per dare la possibilità agli atleti disabili di competere in alcune discipline sportive per mostrare le loro capacità agonistiche.
Le prime paraolimpiadi si svolsero a Roma nel 1960, mentre i primi giochi Olimpici Invernali dedicati agli atleti disabili si tennero in Svezia nel 1976.
Il numero degli atleti è aumentato considerevolmente: si è passati da 400 atleti alle Paraolimpiadi di Roma a 1300 dell’edizione 2006 dove gli atleti si stanno confrontando in 5 discipline: sci alpino, sci di fondo, biathlon, hockey su ghiaccio e curling.
di Giuse Ortali