Juve spenta, passa l’Arsenal
Aprile 6, 2006 in Sport da Giovanni Rolle
Ancora una volta l’Europa volta le spalle alla Vecchia Signora. Anche quest’anno è stata una squadra inglese ad estromettere la formazione bianconera dalla massima competizione continentale. L’anno scorso era stato il Liverpool, quest’anno è toccato all’Arsenal, che ha eliminato la Juve esattamente come fece ventisei anni fa, nel 1980, dall’allora Coppa delle Coppe. Forti del 2-0 di Highbury, i Gunners si sono limitati ad amministrare il cospicuo vantaggio al ;Delle Alpi contro una Juve apparsa piuttosto spenta, che quasi mai è riuscita a creare dei veri pericoli alla porta inglese. Al quarto d’ora ci prova Zambrotta con una conclusione da fuori area, che si spegne a pochi centimetri dalla porta difesa da Lehmann. Gli uomini di Capello non possono rischiare di scoprire troppo il fianco ai contrattacchi degli inglesi, che sono sempre pronti a colpire e ne danno un saggio al 20’ con un’azione costruita dai due e lementi che hanno matato la Juve all’andata: Fabregas lancia in profondità Henry, che punta deciso verso la porta di Buffon, il quale si fa trovare nell’occasione pronto a rintuzzare l’offensiva dell’ex attaccante bianconero. Al 38’ un’altra pericolosa azione di rimessa dei Gunners tiene con il fiato sospeso il pubblico del ;Delle Alpi. Tourè percorre, palla al piede, almeno una trentina di metri e, dopo uno scambio con Helb, irrompe in area bianconera ma a c’è il provvidenziale intervento di Cannavaro a contrastare l’incursione del ventenne difensore dell’Arsenal.
Il primo tempo, che termina a reti inviolate, costringe gli uomini di Capello a giocarsi il tutto per tutto nella ripresa. Al 16’ Capello prova a giocare la carta del tridente, provata, in allenamento: il primo cambio della partita è infatti Zalayeta al posto di Mutu. Subito dopo il tecnico bianconero viene imitato dal collega Wenger, che effettua, a sua volta, il cambio Reyes-Pirès. Al 21’ tocca quindi a Balzaretti rilevare Chiellini. E’una Juve che fatica comunque ad essere incisiva, il ;muro dell’Arsenal tiene alle offensive della formazione bianconera, che, dal canto suo, sembra confermare l’impressione di una condizione di forma non ottimale che recentemente già aveva evidenziato in altre occasioni, compreso l’incontro di andata. Come se non bastasse, i bianconeri trovano sulla loro strada anche un Lehman che smentisce la sua fama di portiere incline alle papere, compiendo una parata da campione su Nedved. Il giocatore ce co è l’ultimo ad arrendersi ma al 32’ si abbandona ad una plateale entrata scorretta, che ha tutto il sapore di un fallo di frustrazione. Per il biondo centrocampista, già ammonito, scatta l’inevitabile rosso. Il pubblico juventino capisce lo stato d’animo del proprio beniamino, applaudendone la mesta uscita dal campo, che rappresenta comunque la definitiva resa da parte della formazione di Capello, il quale, nel dopo partita, ha comunque elogiato l’impegno dei suoi giocatori: ;Non ho nulla da rimproverare ai miei ragazzi. E’ stata una partita combattuta accanitamente da entrambe le parti. Purtroppo, quando si devono rimontare due reti contro una squadra, come l’Arsenal, che concede pochi spazi agli avversari, diventa tutto più difficile.
JUVENTUS-ARSENAL 0-0
di Giovanni Rolle